Ha litigato con la moglie e quando questa, insieme alle figlie, se ne è andata di casa per andare a stare temporaneamente da alcuni parenti, ha imbracciato un kalashnikov ed ha sparato contro l'edificio, per poi fare altrettanto contro casa propria per sviare le indagini.

È quanto accaduto in un paese del vibonese, Sorianello, dove personale della squadra mobile di Vibo Valentia e del commissariato di Serra San Bruno ha arrestato Salvatore Zannino, 44 anni, per minacce aggravate dall'uso delle armi, porto e detenzione abusiva di arma e munizioni da guerra, simulazione di reato, ricettazione e esplosioni pericolose in luogo pubblico.

Nei suoi confronti, dopo la convalida del fermo da parte del gip di Vibo Valentia, è stata disposta la custodia in carcere. Il fatto è accaduto venerdì sera, ma solo oggi è stato reso noto. Verso le 22, una telefonata al 113 ha segnalato la presenza di un uomo che stava sparando in strada a Sorianello. Sul posto gli agenti hanno trovato 11 bossoli calibro 7.62, compatibili con un kalashnikov sparati contro alcune auto parcheggiate davanti una palazzina e poi all'indirizzo dello stesso stabile, impattando contro un balcone.

Poco dopo è giunta un'altra telefonata al 113 per segnalare nuovi spari, stavolta nell'abitazione indipendente di un uomo residente sempre a Sorianello. Sulla seconda scena sono stati trovati altri due bossoli calibro 7.62, stavolta sparati contro la serranda del garage dell'abitazione oltre che sull'auto parcheggiata.

Dalle indagini è emerso che a sparare sarebbe stato lo stesso uomo, Salvatore Zannino, e che ha agito con fine intimidatorio e che ha minacciato direttamente la moglie e le loro figlie minori.