VIDEO | Il massimo Istituto italiano contro le malattie infettive, grazie alla collaborazione con Sapientia Mundi, chiede alla Regione la possibilità di inviare medici per lo screening per il coronavirus da fare nella cosiddetta "fase 2"
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La fondazione Sapientia Mundi, un sodalizio nazionale che accorpa medici e giuristi, ha stipulato una convenzione con l’Istituto Spallanzani e ora propone alla Regione Calabria una collaborazione. Il paese è bloccato fino al 3 maggio, ma si comincia ad allungare il numero delle istituzioni che programmano la fase 2, quella della convivenza col virus quando le attività economiche riapriranno e i controlli saranno meno stringenti.
«Abbiamo attivato uno sportello nazionale che ora vogliamo regionalizzare», spiega Maria Concetta Valotta, referente organizzativo calabrese dell’ente morale. Questo, che è il massimo Centro italiano per il contrasto alle malattie infettive, è pronto a mettere in campo anche in Calabria i suoi uomini. «Una unità mobile provvista di medici – prosegue Valotta – è pronta a muoversi alla volta della Calabria per uno screening epidemiologico dettagliato, che può essere utile nella fase in cui sarà meno pressante il soccorso salvavita e dovremo conoscere come e con quale intensità il virus continuerà a muoversi nel paese».
La Sapientia Mundi, una fondazione che si muove con un radicamento iniziale nello Stato del Vaticano, illustrerà a breve le occasioni offerte da questa possibile collaborazione, dopo aver registrato nel recente passato una chiusura. «Avevamo insistito per l’utilizzo di una nave ospedale – commenta Valotta – ma in quel caso la Regione ha bocciato l’iniziativa affermando che non c’è gran bisogno di posti letto. L’augurio è che questa volta ci si affidi a personale qualificato che vuole studiare regione per regione l’incidenza dei contagi».
La Fondazione parallelamente sta radicando in Calabria un nuovo comitato civico che segua da vicino l’evoluzione dell’emergenza dal punto di vista sanitario e dei diritti.