La seconda sezione penale della Corte d’Appello di Catanzaro (presidente Alessandro Bravin, consiglieri Carlo Fontanazza e Maria Rosaria Di Girolamo) ha riqualificato la condotta di Gianluca La Forgia da capo e organizzatore a semplice partecipe dell’associazione dedita al traffico di droga individuata nell’ambito dell’inchiesta “Orso”.

Dieci condanne e un'assoluzione

Giorgio La Forgia, difeso dagli avvocati Antonio Lomonaco e Romualdo Truncé, è stato condannato a 11 anni, 3 mesi e 10 giorni (in luogo dei 20 anni comminati in abbreviato).
Assolta dal reato di associazione (perché il fatto non sussiste), Palmina Laudari (4 anni e 5 mesi in abbreviato).

Sono state riconosciute le attenuanti generiche e rideterminate le condanne di Francesco Taverna, 8 anni di reclusione (11 anni e 6 mesi in abbreviato) e Umberto Vona 8 anni e 5 mesi (12 anni e 5 mesi in abbreviato).
Nel resto la Corte ha confermato la sentenza emessa dal gup di Catanzaro: 

  • Antonio Crugliano, 11 anni, 7 mesi e 10 giorni;
  • Andrea La Forgia, 17 anni 9 mesi e 10 giorni;
  • Ferdinando La Forgia, 11 anni e 6 mesi;
  • Massimiliano La Forgia, 7 anni;
  • Felice Perna, 3 anni;
  • Luciano Vaccaro, 11 anni, 2 mesi e 20 giorni;
  • Maurizio Valente, 9 anni, 10 mesi e 20 giorni.

Secondo l’accusa, il gruppo criminale si occupava di spacciare cocaina, eroina e marijuana nel rione Fondo Gesù a Crotone.
Nel collegio difensivo gli avvocati Mario Nigro, Roberto Coscia, Luigi Villirilli.