I carabinieri hanno sorpreso il primo indagato mentre trasportava l’erba, gli altri in un casolare di Candidoni adibito a stabilimento per la lavorazione della canapa
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
La filiera della produzione e lavorazione della canapa indiana resta un settore florido nel vasto ambito del traffico di stupefacenti. Nel corso di un’ordinaria operazione di controllo congiunta, carabinieri del Nipaaf (Nucleo di polizia ambientale agroalimentare forestale) di Reggio Calabria e della tenenza di Rosarno, nei giorni scorsi, hanno colto in flagranza di reato un ventinovenne di Taurianova, sorpreso in una zona rurale del Comune di Rosarno, alla guida di un furgone risultato carico di canapa indiana fresca.
Nell’ambito degli stessi controlli congiunti, alcuni giorni dopo è stato individuato, nel comune di Candidoni, un casolare adibito a stabilimento per la lavorazione della canapa, con tutte le attrezzature necessarie per selezionare, essiccare e confezionare l’erba.
Gli appostamenti posti in essere dai militari dell’Arma nei pressi del casolare, ubicato all’interno di un podere recintato e chiuso da un cancello, hanno permesso l’arresto in flagranza di reato di tre persone, tutte di Rosarno, accusate di essere gli operai adibiti alla lavorazione della marijuana rinvenuta all’interno, stimata in circa 70 chili.
L’intero casolare è stato posto sotto sequestro mentre i tre soggetti, il cui arresto è stato convalidato dall’autorità giudiziaria, sono stati condotti in carcere.