Venti misure cautelari (5 in carcere, 10 agli arresti domiciliari e 5 con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria), trenta in tutti gli indagati. Sono questi i numeri dell'operazione "Pressing" scattata stamane all'alba a Cosenza, che ha smantellato un'organizzazione dedita allo spaccio di droga in città anche davanti alle scuole. Le ordinanze sono state eseguite dalla Polizia, su disposizione della locale Procura della Repubblica. Le accuse sono relative, a vario titolo, ai reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, del tipo cocaina, hashish e marijuana, estorsione come conseguenza dell’attività di spaccio e detenzione abusiva di armi.

Le indagini: individuate le piazze di spaccio

Il blitz è scattato all'esito di un’intensa attività investigativa svolta dalla Squadra mobile cosentina, che ha consentito di cristallizzare una diffusa operatività degli indagati che, in un periodo di circa 12 mesi, hanno posto in essere un sistematico smercio di sostanze stupefacenti in città e nel suo hinterland. La continuità e la costanza nelle attività di spaccio, per i complessivi 30 indagati, emergono chiaramente da 200 capi d’imputazione formulati dalla Procura della Repubblica ed accertati per veri dal gip.

Le indagini, peraltro, hanno consentito di individuare diverse piazze di spaccio a Cosenza, tra Via Popilia, Centro Storico e Autostazione, alcune connotate da alta densità criminale e altre frequentate da giovani e cittadini extracomunitari. Hanno consentito, inoltre, di stabilire che gli indagati, organizzati in rete, erano pronti, alla bisogna, di rifornirsi di droga reciprocamente al fine di soddisfare le richieste della propria “clientela” ampiamente diversificata e di diversa estrazione sociale.

Venti misure cautelari: i nomi

In carcere sono finiti: Stefano Casole, Ippolito De Rose, Andrea Perri; Carmelo Airano; Italo Garrafa.

Arresti domiciliari per Paolo Recchia, Pierpaolo Tosti; Alex Serafini; Toni Berisa; Daniel De Rose; Emiliano Chiuca; Claudio Biesuz; Manjuel De Rose; Antonio Meduri; Regep Berisa.

Il gip ha disposto l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per Valeria Del Popolo; Stefano Noblea; Rosa Martoro; Annamaria Catanzaro; e Anna Chiuco.

Aggressioni e minacce ai familiari

La capacità di alcuni indagati di attuare la propria forza intimidatrice al fine di recuperare i crediti derivanti dalla cessione di droga è emersa in tutta evidenza ed è perfino degenerata, in qualche occasione, in violente aggressioni fisiche. Registrate anche ripercussioni nei confronti dei familiari degli assuntori, costretti a subire, oltre al dramma dello stato di tossicodipendenza del proprio congiunto, anche quello della paura di conseguenze gravi derivanti dalle minacce a loro rivolte. La pericolosità di alcuni indagati è stata altresì circostanziata dall’accertata detenzione e porto illegale di armi.

Sequestri di droga

Alcuni degli indagati, pur trovandosi agli arresti domiciliari, hanno continuato l’attività di spaccio avvalendosi anche del contributo di componenti il relativo nucleo familiare che, all’occorrenza, diventavano preziosi collaboratori nelle cessioni di droga e nel recupero crediti.

Nel corso delle attività d’indagine, a riscontro delle evidenze investigative, e a dimostrazione della capacità degli indagati di poter disporre di diversa tipologia e quantità di droga, sono stati effettuati diversi arresti e sequestri pari ad oltre 8 chilogrammi di marijuana, 200 grammi di cocaina, 1,5 chilogrammi di hashish e diversa eroina.

Nel corso dell’operazione odierna sono state sequestrate, a carico di alcuni degli indagati, modiche quantità di sostanza stupefacente nonché materiale per la pesatura ed il confezionamento.

Il blitz: impiegati 150 poliziotti

Per l’esecuzione delle misure cautelari sono state impiegati circa 150 operatori, oltre che della Squadra mobile di Cosenza anche dei Commissariati distaccati di Corigliano-Rossano, Paola e Castrovillari nonché dei Reparti Prevenzione Crimine di Cosenza, Vibo Valentia e Siderno, delle unità cinofile della Questura di Vibo Valentia e, infine, del Reparto Volo di Reggio Calabria.