L’iniziativa promossa «contro il silenzio assordante della politica e della società civile» sulla situazione «drammatica» degli istituti peniteniziari italiani
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«Contro il silenzio assordante della politica e della società civile» sulla situazione «drammatica» delle carceri italiane, domani 3 marzo, in tutto il Paese, si terrà un'iniziativa di protesta organizzata dai Garanti dei detenuti. Suicidi e sovraffolamento, i temi che si vogliono portare all’attenzione dell’opinione pubblica.
I garanti, in particolare, chiedono al Governo «l'approvazione urgente di misure deflattive del sovraffollamento per chi deve scontare meno di un anno di carcere, l'accesso alle misure alternative per quei 19mila detenuti che stanno scontando una pena o residuo di pena inferiore ai tre anni». Per quanto riguarda, poi, le condizioni dei detenuti, i garanti chiedono di «aumentare le telefonate e le videochiamate» e «garantire l'affettività», dando finalmente esecuzione alla sentenza della Consulta proprio in tema di tutela del diritto all'affettività delle persone detenute e del diritto a colloqui riservati e intimi. Tra le richieste, anche quella di aumentare i giorni di permesso premio.
All'iniziativa di domani i garanti chiedono l'adesione dei volontari, dell'avvocatura, della magistratura, della politica e della società civile.