Due sono le persone che sono state arrestate nella mattinata di ieri dai carabinieri della stazione di Marcellinara perchè sorprese a prelevare materiale inerte da un fondo di proprietà del Comune di Maida. Sono le 7.30 del mattino quando una pattuglia della Stazione Carabinieri di Marcellinara, in servizio di controllo del territorio, nel transitare sulla SS280 per raggiungere la zona industriale di Marcellinara nota che, in una strada parallela alla SS280, posta più in valle, vi sono alcuni mezzi pesanti che, trasportando sabbia, uscivano da una strada sterrata la quale, dalla posizione sopraelevata della strada statale, si notava raggiungere l’alveo del fiume Amato. I militari vogliono vederci chiaro e così raggiungono la stradina sterrata attraverso la quale giungono in uno spiazzo nel quale viene riscontrata la presenza di un mezzo escavatore che sta rilasciando su un mezzo pesante del materiale che era stato appena estratto in quell’area.

 

I militari richiedono quindi alle due persone presenti le autorizzazioni per le attività che stavano compiendo, ma a quella richiesta l’autista della ruspa riferisce: «…potete lasciare stare… ce ne stiamo andando…». Tale risposta insospettisce i militari che conducono i due presso la Stazione di Marcellinara ove viene avviata una serie di verifiche finalizzata ad individuare la proprietà dell’area oggetto del controllo; all’esito di tali accertamenti viene acquisita la documentazione comprovante il fatto che l’area nella quale i due soggetti erano stati fermati e visti intenti ad estrarre la sabbia, identificata come località Quota Barile, era intestata al Comune di Maida. Per i due, dipendenti di un’impresa edile, è scattato quindi l’arresto per l’ipotesi di reato di furto aggravato, mentre i mezzi (l’escavatore e il mezzo pesante) sono stati posti in sequestro penale.

 

l.c.