«Teniamo a ribadire che Sorical nel 2014 ha ristrutturato tutto il proprio debito, e dal primo dicembre 2015 ha iniziato a dare esecuzione agli obblighi di pagamento assunti verso i propri creditori, nell’Accordo di Ristrutturazione ex art. 182 bis Legge Fallimentare, omologato dal Tribunale di Catanzaro nel dicembre del 2014». È questa la replica della società idrica calabrese alle diverse domande poste dal deputato del M5s Giuseppe D’Ippolito.

«Da alcuni giorni l’on. Giuseppe D’Ippolito chiama in causa il management di Sorical chiedendo trasparenza sulla situazione societaria. Già in passato D’Ippolito, nella qualità di parlamentare non certo di cittadino, è stato invitato in Sorical per poter prendere visione di ogni atto utile all’espletamento del suo mandato di deputato».

«Ciò che però evidentemente l’on. D’Ippolito ignora – continua il comunicato - e che vale la pena chiarire, è che da allora la Sorical, anche attraverso una modifica delle previsioni di cui al citato Accordo intervenuta nel luglio del 2019 e sulla quale pure si è espresso positivamente il Tribunale di Catanzaro nel dicembre di tale anno, ha puntualmente onorato tutti i propri obblighi di pagamento, non solo saldando nei termini di legge i debiti verso i creditori rimasti estranei all’Accordo di Ristrutturazione, ma anche pagando puntualmente tutti i crediti vantati dai creditori aderenti».

«Rispetto alla esposizione debitoria originaria, infatti, oggi Sorical ha ridotto del 68% i propri debiti, e continua nella ininterrotta erogazione del servizio idrico all’ingrosso sul territorio calabrese, riuscendo a coprire anche tutti i propri costi gestionali correnti (tasse, energia, personale, fornitori). Quindi non si comprende perché il deputato D’Ippolito continui a parlare di fallimento. Sorical è oggi una società in equilibrio economico-finanziario che, tra l’altro, in piena pandemia da Covid 19, non ha mai fatto mancare il servizio ai calabresi e sta salvaguardando posti di lavoro e competenze».

 

Nella nota si apprende che le difficoltà finanziarie della società idrica deriverebbero dalla «forte esposizione debitoria che i Comuni calabresi hanno verso la Sorical, unica vera causa che rischia periodicamente di incidere negativamente sulla tenuta finanziaria aziendale».

«Giusto per fare comprendere all’onorevole D’Ippolito i termini della questione – prosegue la nota -, la multiservizi della sua città, Lamezia Terme, oggi in concordato preventivo, deve a Sorical poco meno di 14 milioni di euro di cui 12,2 milioni entrati nella massa passiva del concordato; il Comune di Cosenza deve a Sorical 13,8 milioni di euro di cui 12 milioni entrati nel dissesto dell’Ente. Il consorzio Corap deve invece oltre 14 milioni di Euro e pure è in dissesto; Congesi, gestore dei segmenti della distribuzione, depurazione e fognatura nella Provincia di Crotonese, deve alla Società oltre 17 milioni di Euro, dopo che il precedente gestore, Soakro, ha già bruciato 35 milioni di euro di crediti che vantava Sorical per il servizio reso e portati in bilancio a perdite, dopo il fallimento della Soakro medesima.

 

«Quindi – afferma la società idrica calabrese - se c’è una cosa su cui il parlamentare D’Ippolito potrebbe impegnarsi è sicuramente mettere in campo ogni utile iniziativa affinché i vari Utenti paghino ciò che devono per un servizio di cui si avvantaggiano, in tal modo ripristinando la legalità violata e salvaguardando il servizio idrico e depurativo dell’intera Calabria. E non si riesce a comprendere perché di queste cose non parli, o non ne voglia parlare. È del tutto evidente che se si vogliono risolvere i problemi che affliggono il servizio idrico in Calabria, bisogna da un lato indicare con serietà e correttezza dove risiedono i problemi, evitano di riportare informazioni errate, e dall’altro trovare soluzioni industriali adeguate e sostenibili, nell’esclusivo interesse dei calabresi».

«All’onorevole D’Ippolito, visto che più volte ha avuto modo di sindacare sulle tariffe regionali applicate da Sorical, ci pare poi giusto comunicare che nella giornata di ieri il Tar di Catanzaro ha, nuovamente, sancito l’inammissibilità ed infondatezza dell’ennesima azione, strumentalmente promossa da un Comune calabrese, contro le tariffe applicate dalla società. Questa pronuncia segue le tante altre del medesimo tenore che si sono susseguite in questi anni».

 

«Infine - conclude il comunicato della Sorical - ribadiamo all’on D’Ippolito che non è affatto vero che Sorical ha ceduto i propri crediti verso i Comuni a Depfa Bank. La Società, come ovviamente accade in ogni operazione di ristrutturazione, ha solo concesso ai propri creditori garanzie reali a tutela del puntuale rispetto dei propri impegni di pagamento. Impegni di pagamento che Sorical conta di poter pienamente onorare, come sino ad ora ha fatto, se però ovviamente anche i Comuni faranno la loro parte, pagando ciò che devono per un servizio reso. Continuare ad attaccare Sorical e a non comprendere le potenzialità che ha questa società è irresponsabile e dannoso, considerato che, oggi come oggi, in Calabria, la Sorical l’unico soggetto industriale munito di quel know how e di competenze indispensabili anche per far decollare il Servizio Idrico Integrato».