Una donna di 70 anni è stata truffata in provincia di Reggio Calabria da un sedicente avvocato e da un finto carabiniere, con la complicità di una donna campana, che è stata identificata e denunciata. L'indagata, secondo l'accusa, si era presentata a casa della vittima per ritirare lo scorso gennaio mezzo chilo in gioielli d'oro, che la settantenne era stata convinta a consegnare per evitare presunti guai legali a sua figlia. Al telefono, poco prima, un uomo che si era spacciato per avvocato le aveva raccontato che la figlia aveva causato in un incidente stradale in cui una donna era rimasta gravemente ferita.

Il sedicente legale aveva suggerito alla settantenne di pagare una multa di 3.380 euro per evitare ripercussioni legali, precisando che il versamento sarebbe potuto avvenire in contanti o anche tramite la consegna di monili d’oro.

Poco dopo alla vittima era arrivata una seconda telefonata, da un uomo che si era qualificato come "maresciallo di Gioia Tauro", il quale, dopo averla tranquillizzata sullo stato di salute della figlia, le aveva confermato la necessità di pagare. A quel punto la settantenne, inizialmente perplessa, si era convinta. Così, quando una donna si era presentata in casa sua spacciandosi come “addetta al recupero del debito”, la vittima le aveva consegnato oltre mezzo chilo d'oro. 
Era stata poi la figlia della settantenne a rivolgersi ai carabinieri della stazione di Rizziconi, una volta chiaro che la madre era stata raggirata.