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Un intervento urgente per porre rimedio alle criticità penitenziarie visti i dati non incoraggianti dell'ultimo anno. Un detenuto suicida, 2 morti per cause naturali, 65 episodi di autolesionismo, 10 tentati suicidi sventati in tempo dalla Polizia Penitenziaria, 22 ferimenti, 14 colluttazioni e, complessivamente, 784 detenuti coinvolti in piu' manifestazioni di protesta per amnistia, indulto e migliori condizioni di detenzione. Il Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria (Sappe) si appella al ministro della Giustizia, Andrea Orlando I problemi – afferma Capece – e le disfunzioni gestionali e operative riguardanti istituti penitenziari della Calabria sono significative: per questo è ancor più scandaloso che la Regione sia da cinque anni priva della figura di vertice e di coordinamento del Provveditore regionale. Chiediamo interventi urgenti per la casa circondariale di Catanzaro, dove occorre una rivisitazione urgente dei sistemi tecnologici di sicurezza e dell'area destinata ai controlli per l'accesso dei familiari ai colloqui. Sotto il profilo strutturale e funzionale, poi, necessitano interventi nel nuovo padiglione detentivo e nei locali della mensa, non sottovalutando un adeguato incremento di personale. Si tenga conto che a Catanzaro si sono contati 20 episodi di autolesionismo, il tentato suicidio (sventato) di un detenuto e 2 colluttazioni».
Nelle strutture penitenziarie della Calabria al 31 gennaio scorso erano detenute 2.450 persone. «Chiediamo ad esempio -prosegue Capece - la riapertura del carcere di Lamezia Terme città e sede di aeroporto e costituisce un riferimento geografico e logistico essenziale per la regione. Locri e Palmi sono attualmente prive della figura del Funzionario direttivo. A Rossano, occorre intervenire circa l'organizzazione dell'attività lavorativa del personale. La soppressione del Tribunale determina scompensi quotidiani, dal momento che è stato accorpato a quello di Castrovillari".