Gli investigatori captano una conversazione tra due funzionari comunali che confermerebbe le condotte fraudolente poste in essere da Michele Fernandez, l'uomo intorno a cui gravita l'intera inchiesta
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Avrebbe un modo spregiudicato di gestire la cosa pubblica in funzione dei suoi interessi privati. Questo scrivono gli inquirenti dell'ingegnere Michele Fernandez, funzionario del Comune di Fuscaldo, arrestato lo scorso 6 novembre nell'ambito dell'inchiesta Merlino insieme al sindaco della città altotirrenica, il vicesindaco, un assessore e un'altra decina di persone.
Tutta l'inchiesta ruota intorno alla sua figura e in effetti gran parte delle 159 pagine dell'ordinanza è dedicata ai presunti episodi di corruzione che lo vedrebbero protagonista.
Del modo piuttosto ambiguo di gestire gare e appalti da parte di Fernandez, ne erano tutti a conoscenza, anche altri funzionari comunali, i quali, intercettati dagli investigatori, hanno mostrato ripetutamente delle perplessità in merito al suo operato. In particolare si fa riferimento a Tommaso De Francesco e Agostino Scofano.
La conversazione tra i due funzionari del Comune di Fuscaldo, intercettata dagli investigatori, confermerebbe una volta di più - è scritto nelle carte - le condotte fraudolente poste in essere da Fernandez.
La conversazione tra De Francesco e Scofano
È il 6 aprile del 2017. Tommaso De Francesco si trova in uno degli uffici comunali al cospetto di Agostino Scofano (ambedue ingegneri del Comune di Fuscaldo) ed «esprime perplessità circa le modalità di espletamento della gara» sui lavori di ripristino del lungomare...
De Francesco: «Ieri ho detto a Michele (Fernandez, ndr) hai fatto una grande cazzata perché non puoi pubblicare una gara a trattativa privata e dopo 100 giorni mandi l'elenco delle imprese, stanno chiamando a raffica le imprese... Capisci che se uno solo ti scrive una lettera e ti chiede di essere invitato, quando la lettera non è partita, quel signore ha diritto all'invito...»
Scofano: «E lui cosa ha detto?»
De Francesco (risposta fornita da Fernandez): «Ho sbagliato a non allegare l'elenco... comunque ho già fatto... ci stanno T***, N*** e C*** e imprese di Cosenza di cui mi fido».
Poi - notano gli inquirenti durante l'intercettazione ambientale - entrambi controllano delle carte presenti sulla scrivania leggendo i nomi delle ditte invitate e citano: Edil Perri, R***, F***, T***, ditta D***, contandone 6.
De Francesco: «Lui facendo così si fa degli amici... perché lui evidentemente riesce ad ogni cosa che fa... perché ce l'ha nella faccia... racimola soldi».
Scofano: «Non voglio racimolare soldi e né tanto meno voglio responsabilità, a me non mi frega niente, facessero quello che vogliono (e dice di stare alla larga)».
Un ribasso esiguo
È il 1° giugno 2017, la Edil Perri snc si è già aggiudicata il bando e De Francesco e Scofano commentano l'evento asserendo che il ribasso del 14% era irrisorio, dal momento che normalmente i ribassi si aggiravano introno al 30/35%.
De Francesco: «Cioè ti rendi conto che abbiamo fatto (ndr, riferendosi in generale al Comune partecipante della Cuc, centrale Unica di Committenza) una gara col ribasso del 14%? Tra qualche settimana la faccio io la gara a Cetraro, vuoi vedere i ribassi? 30%, 33%, 35%, perché questo 14%? Perché questi al 14%?»
Scofano chiede di quale gara stia parlando.
De Francesco: «Il lungomare... Chi l'ha affidati? Fernandez».