Il proscioglimento del generale dell’Arma dei carabinieri Saverio Cotticelli, ex commissario ad acta della sanità calabrese, è la naturale conclusione della vicenda giudiziaria nell’ambito dell’inchiesta “Sistema Cosenza. Lo sostengono gli avvocati difensori Domenico Ciruzzi e Valerio Esposito, i quali si sono battuti in udienza preliminare per far emergere le buone condotte del loro assistito, presente in sostanza ad ogni udienza svoltasi dinanzi al gup Piero Santese.

«Sin dai primi momenti dell’indagine - dichiarano i due penalisti - abbiamo evidenziato e debitamente provato l’assoluta estraneità del generale Cotticelli ai fatti in contestazione. Non solo l’allora commissario straordinario non ha mai partecipato all’adozione (avvenuta molti mesi prima del suo insediamento) ed all’approvazione del bilancio ritenuto falso, ma dagli atti e dai documenti acquisiti dalla stessa procura cosentina è emerso, in modo incontestabile, che il Generale Cotticelli si è addirittura rifiutato di approvare il bilancio, chiedendo al Ministero istruzioni sul da farsi».

«In un simile quadro, la celebrazione del processo si sarebbe rivelata del tutto superflua e foriera solo di inutili sofferenze per un uomo che, in oltre quaranta anni di carriera (prima nell’Arma dei carabinieri e poi come commissario straordinario) ha sempre servito lo Stato con onestà, impegno ed onore».