L’agente di polizia penitenziaria, originaria di Taurianova, era stata trovata in gravissime condizioni all’interno dell’ascensore del reparto di pediatria dell’ospedale Civile di Venezia
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Nuove indagini sul caso di Maria Teresa Trovato Mazza, conosciuta come Sissy. Lo ha stabilito il gip Barbara Lancieri a due anni esatti dall’episodio nel quale l’agente di Polizia Penitenziaria, in servizio al carcere femminile della Giudecca, fu ritrovata gravemente ferita alla testa da un colpo di pistola, all’interno dell’ascensore del reparto di pediatria del Padiglione Jona dell’ospedale Civile.
A chiedere con insistenza che la vicenda non venisse archiviata è stato l’avvocato Fabio Anselmo, che sta assistendo la famiglia della donna. Sissy, che continua a versare in gravi condizioni, è tornata a vivere in Calabria.
«Siamo molto soddisfatti e speriamo che si faccia in tempo ad acquisire tutti i dati. Si tratta di un passaggio estremamente importante per fare chiarezza e cercare la verità», ha dichiarato l’avvocato Fabio Anselmo, come riportato da Il Gazzettino.
La famiglia sostiene che qualcuno abbia provato a ucciderla, mentre inizialmente era emersa l’ipotesi di un tentato suicidio. Ora gli atti sono stati rinviati alla Procura, a cui spetterà di fare luce su una vicenda dalle molte ombre.
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