Applicazione severa e intransigente di una norma, in questo caso regionale. Una decisione che però fa discutere. Non è insomma condivisa. Nient'affatto. Il riferimento è a quanto successo in quello che lungo la costa ionica catanzarese è noto come il Villaggio Eucaliptus con la chiusura di una vasta area finora sempre sfruttata per il parcheggio delle auto dei villeggianti. Persone e famiglie abituate a frequentare un'oasi con una splendida sabbia dorata e un mare cristallino, ma anche con una bella pineta nei pressi in cui appunto lasciare parcheggiate al fresco le proprie vetture o moto. Una prassi consolidata senza atti di inciviltà o contrari alla legge. Peccato, però, che poco prima dell'avvio della stagione estiva qualche "lordone" abbia ritenuto opportuno usare quell'apprezzato e frequentato spazio verde, dunque non solo sfruttato in termini di parcheggio all'ombra naturale,  per buttare rifiuti di ogni genere. Condotta che ha convinto i proprietari delle villette situate nelle vicinanze a scrivere al Comune. Che, nel caso di specie, è quello di Simeri Crichi.

Vale a dire il Municipio competente sul territorio di riferimento, purtroppo al momento conmissariato dopo essere stato sciolto nei mesi scorsi per infiltrazioni mafiose riscontrate dal lavoro investigativo effettuato dalla Dda di Catanzaro nell'ambito dell'inchiesta denominata Basso Profilo. Ebbene, a riguardo, va detto che i commissari non hanno certo perso tempo, disponendo la recinzione, con relativa chiusura, di tutta la zona della pinetina in quel lato. Ecco quindi "spuntare" una mega-rete a cui è affisso un cartello con su scritto: «Regolamento di attuazione della Lr 12 ottobre 2012 n. 45 Gestione, tutela e valorizzazione del patrimonio forestale regionale». 

Una scelta formalmente ineccepibile, ma che non tiene conto delle esigenze di tanti nuclei familiari, anche formati da bambini e anziani, i quali si potevano fermare in mezzo a siepi e alberi per accedere comodamente alla spiaggia transitando in un luogo fresco mentre adesso si devono lasciare le macchine a centinaia di metri di distanza. Eppure, non c'è garanzia che non si continui, magari la notte, a gettare spazzatura. Malvezzo e reato che si dovrebbe contrastare con l'impiego delle telecamere, dicono molti bagnanti della zona assai contrariati, e non penalizzando in maniera indiscriminata fruitori dell'area da anni, anzi decenni, sempre rispettosi del luogo in questione.