Il mondo forense nell’area del Pollino e della Sibaritide è in fermento. Costituita a Corigliano Rossano la nuova associazione forense “Costantino Mortati” che si prefigge tra gli obiettivi quello di tutelare gli interessi della categoria e di recuperare quel prestigio in parte perduto.

Alla presidenza è stato eletto il presidente uscente dell’ordine di Castrovillari Franco Camodeca che ha sottolineato l’importanza e il ruolo dell’associazionismo forense utile a far risollevare «dal torpore attuale la categoria. In questo nostro circondario, continua il legale, in questi ultimi anni l’associazionismo non ha brillato per presenza, anche se significativo si è rivelato il lavoro svolto dalle camere civili, penali e dall’Aiga. Tuttavia è necessario aumentare l’offerta. Questa nostra associazione, che si raccorderà con le strutture nazionali, avrà un ruolo di stimolo. Ci sarà una parte che si occuperà di politica forense e un’altra che punterà sulla formazione». 

Diminuisce il numero degli iscritti, il settore risulta poco appetibile per via della crisi e della pandemia. E dal 2024 entrerà in vigore la riforma della previdenza forense che «terrà conto della forte riduzione registrata in questi ultimi anni. È necessario intervenire su questi punti». 

Camodeca è il presidente uscente delloOrdine degli avvocati di Castrovillari ed ora è collocato in minoranza e per oltre otto mesi ha gestito il prestigioso organismo. Lo stesso Camodeca coglie l’occasione per formulare gli auguri al neo presidente dell’Ordine di Castrovillari Nicoletta Bauleo e alla nuova governance: «Credo che l’azione proseguirà nella direzione di risollevare la crisi che vive l’avvocatura. La nostra esigenza come associazione è utile a veicolare il malcontento da un lato ma anche quello di rendere soggetto propositivo ogni singolo avvocato». 

Della neonata associazione fanno parte i componenti del consiglio dell’Ordine eletti ma tra i banchi della minoranza. Duro il commento del segretario della neo associazione Vittorio Ruscio che si è soffermato sull’esigenza di evitare «rapporti di subalternità alle istituzioni del tribunale, ai giudici monocratici, penali, civili e tributari. Gli avvocati devono formarsi e farlo settorialmente, commenta. 

Basta con gli avvocati tuttologi». Oltre al presidente e al segretario sono stati eletti: Rosina Vennari, tesoriere; Luigi Malomo, vicepresidente; Lucia Rita Pistola, segretario aggiunto; Natale Graziano, dipartimento tributario e amministrativo; Graziella Algieri, dipartimento civile; Luigi Malomo, dipartimento penale; Francesco Formichella, delegato aggiunto all’Anf; Alfonso Petrone, rapporti con la stampa