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SORIANELLO (Vv) - Si torna a sparare nel Vibonese. Dopo un periodo di relativa calma, la tregua si interrompe nelle pre-Serre, teatro negli ultimi anni di diversi fatti di sangue. E qui che nelle ultime ore si è verificato un tentato omicidio.
Ferito uno dei Loielo. Un giovane di 20 anni, Valerio Loielo, figlio di Giuseppe, boss defunto, considerato elemento di spicco della criminalità di Gerocarne, è stato ferito a colpi di mitraglietta mentre viaggiava a bordo di una Fiat 500 con la sorella e la madre lungo la strada che da Sorianello conduce a Soriano Calabro. Un agguato fallito perché chi ha sparato – secondo le prime ricostruzioni effettuate da Carabinieri – lo ha fatto per uccidere. Ad aprire il fuoco uno o più killer che hanno colpito di striscio Valerio Loielo, il vero bersaglio del commando, e la madre, ferita dalle schegge del parabrezza andato in frantumi. Entrambi si trovano ora ricoverati in ospedale a Vibo Valentia. Per il giovane, colpito ad un braccio e all’addome, la prognosi è di venti giorni. Immediati sono scattate le indagini disposte dal comando provinciale dei Carabinieri.
Precedenti. Scene già viste e riviste nei piccoli centri delle pre-Serre vibonesi con i militari delle stazioni di Soriano e di Serra San Bruno nuovamente a lavoro per fare luce sull’ennesimo agguato compiuto nell’area a cavallo tra Soriano e Sorianello. Pochi dubbi sulla matrice dell’episodio. Il padre del giovane ferito è stato ucciso nel 2002 in un agguato unitamente al fratello Vincenzo. Lo stesso fratello di Valerio, Rinaldo è stato invece arrestato nell'ottobre 2013 per la detenzione di un potente ordigno esplosivo nell'ambito dell'operazione antimafia "Mbroglia che ha coinvolto il boss di Limbadi Pantaleone Mancuso, detto "Scarpuni", alleato dei Loielo.