FOTO-VIDEO | Il convegno targato Diemmecom fa il punto sulla collaborazione imbastita nell’ultimo anno con l’obiettivo di promuovere iniziative a salvaguardia della risorsa marina. Annunciata la seconda stagione del format Blu Calabria. Il direttore generale del Gruppo Maria Grazia Falduto: «Il nostro mare un tesoro fragile che va protetto» (ASCOLTA L'AUDIO)
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Continua l’impegno del Gruppo editoriale Diemmecom per favorire la convergenza di esperienze a tutela del patrimonio naturalistico e ambientale della Calabria. Dalla Terrazza del Museo Archeologico di Reggio Calabria, a distanza di sei mesi esatti è andata in scena il secondo step di “Educare per Amare”. L’incontro si è focalizzato sul tema “Il Mare di Calabria, ricchezza e fragilità”, e attorno ad esso sono state presentate due novità editoriali: la seconda stagione di Blu Calabria e il nuovo format Una Regione per girare. Introdotto dalla giornalista di LaC Francesca Lagoteta, il padrone di casa Carmelo Malacrino, direttore del MaRC, si è mostrato entusiasta di ospitare l’evento targato Diemmecom.
Maria Grazia Falduto, direttore generale Diemmecom, dopo i saluti e i ringraziamenti di rito, ha sottolineato la riuscita partnership con l’Arma dei Carabinieri: «Il mare rappresenta la nostra principale ricchezza, ma è vero che ha tante fragilità. Abbiamo avuto al nostro fianco le forze dell’ordine che mettono in campo, ogni giorno, ogni azione possibile per arginare gli abusi edilizi. In noi è stata riposta fiducia e noi abbiamo dimostrato che in Calabria è possibile fare sinergia. Abbiamo creato prodotti editoriali con tutti ragazzi che hanno scelto di rimanere e lavorare per la Calabria. Con l’editore Domenico Maduli, imprenditore che ha fatto questa scelta, continueremo ad impegnarci in questo senso».
Una promessa accolta a braccia aperte dal capitano di vascello Giuseppe Sciarrone, direttore marittimo della Calabria e della Basilicata tirrenica, il cui intervento ha tracciato il solco su cui proseguire: «Il Pil derivante dal turismo è di circa 10 miliardi di euro. Anche per questo il mare è importante. Perché ci consente di mantenere un livello appropriato di crescita. La tutela del mare è importante, così come le attività svolte dalle forze dell’ordine, con l’amministrazione regionale che ha messo in campo importanti interventi. Ma è giunto il tempo di coinvolgere e vedere in campo anche i Comuni». L’appello di Sciarrone è quindi rivolto alla Regione affinché «traini e sostenga le amministrazioni comunali». Per lui «Educare per amare significa accrescere la nostra conoscenza». Da qui il plauso all’impegno messo in campo da LaC News24, e all’associazione Mare pulito “Bruno Giordano”.
Educare per amare | Unical e Carabinieri si confrontano nel primo step dell’innovativo progetto che vede protagonista anche LaC
Per il generale Pietro Salsano dell’Arma di Carabinieri il lavoro fatto fin qui in Calabria è stato molto importante. «Anche il lavoro fatto dai media – ha aggiunto convintamente - non è solo uno spot, ma uno strumento per accrescere la consapevolezza dei calabresi, per una cultura millenaria che va tutelata». Salsano in tal senso sottolinea l’importanza delle istituzioni accademiche e rimarca il ruolo dell’Arma dei Carabinieri, in campo di polizia ambientale: «Noi studiamo il fenomeno nel dettaglio, facciamo censimenti, ma non possiamo lavorare da soli. Con la Guardia costiera in particolare sviluppiamo un’azione sinergica. Quindi, non solo repressione, perché la nostra azione ha un valore pedagogico che serve a dire che si può lavorare onestamente e mettersi a posto. Siamo tutti responsabili. Bisogna capire che ci si può fidare delle istituzioni pubbliche e anche private».
Giuseppe Passarino, ordinario di genetica all’Unical e presidente dell’Ordine regionale dei biologi della Calabria è particolarmente soddisfatto: «Abbiamo cominciato con LaC qualche mese fa questo percorso, ma successivamente la cosa si è evoluta». Il riferimento è al format “Blu Calabria” e al protocollo che sarà firmato tra Unical e Arma dei Carabinieri, che prevede una intensa interazione tra i vari dipartimenti e i militari dell’Arma su una serie di argomenti (tra cui biologia marina, ingegneria ambientale, sviluppo di motori di meccanica, per dirne alcuni). «L’Unical ha collaborato attivamente, volendo fortemente questa collaborazione, perché crede nella interazione con le altre istituzioni, che è alla base di percorsi nuovi: come questo protocollo, una cosa lanciata a novembre e di cui oggi raccogliamo i risultati».