Operazione della Polizia, coordinata dalla Dda di Ancona, nei confronti di esponenti di una organizzazione criminale dedita al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina con proiezione transnazionale.

Eseguite 44 perquisizioni nei confronti di 18 indagati per vari reati e di altre 26 persone, risultate contigue a vario titolo all'organizzazione criminale e tutte attestate nelle province di Ancona, Fermo, Ferrara, Catanzaro, Modena, Macerata, Siracusa e Verona. Lo fa sapere la Questura di Macerata. Tra i siti su cui si è appuntata l'attenzione della Direzione distrettuale antimafia di Ancona, vi è anche un Centro di assistenza fiscale - Caf nel Maceratese e un casolare nelle campagne della stessa provincia, meta abituale di stranieri giunti in Italia in stato di clandestinità.

L'operazione denominata "Wet shoes" prende il nome da una conversazione intercettata dagli inquirenti nel corso di uno sbarco di clandestini avvenuto a Mazara del Vallo, nella quale uno dei sodali fa presente di aver paura di essere controllato dalle forze di polizia con a bordo gli stranieri appena sbarcati, in quanto gli stessi avevano ancora "le scarpe bagnate". Dopo una complessa indagine diretta dalla Dda di Ancona, in coordinamento con la Procura di Macerata, condotta dalla Digos della Questura di Roma, dalla Digos della Questura di Macerata e dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, eseguita l'ordinanza di custodia con la quale il gip di Ancona ha disposto la misura cautelare della custodia in carcere per due tunisini e degli arresti domiciliari per un terzo connazionale.

Contestata l'associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina con l'aggravante della transnazionalità ai soggetti sottoposti a misura cautelare personale i quali, grazie ad una fitta rete di complicità intessuta sul territorio maceratese in cui figurano titolari di aziende e pubblici ufficiali, con estensioni in diverse zone del territorio nazionale ed estero, avevano costituito un sodalizio criminale in grado di gestire l'approdo clandestino sulle coste siciliane di stranieri, in prevalenza nord africani, il supporto logistico e le coperture occorrenti per ottenere la documentazione necessaria a favorire il loro trasferimento su tutta l'area Schengen.