Schiaffi dietro la nuca, derisioni, atteggiamenti molesti, limitazioni della libertà di movimento verso persone anziane e già limitate nell'autonomia. A 17 persone, tra personale e direttore sanitario della struttura "San Francesco Hospital" di Settingiano, è stata notificata l'avviso di chiusura indagini.

 

I reati contestati a personale e direttore

Sono indagati, a vario titolo, per maltrattamenti, sequestro di persona, lesioni personali colpose e falsità ideologica. Avranno 20 giorni di tempo per farsi interrogare o presentare memorie difensive, prima dell'eventuale richiesta di rinvio a giudizio. Le indagini sono scaturite dalle denunce presentate da familiari di persone ricoverate nella struttura circa presunti maltrattamenti subiti dagli anziani. Le attività investigative, delegate dalla Procura di Catanzaro alla Guardia di finanza, sono state condotte anche con l'ausilio di intercettazioni ambientali audio-video e con di perizie tecnico-specialistiche di professionisti del settore sanitario.

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I presunti maltrattamenti subiti dagli anziani

Nel corso delle indagini, secondo l'accusa, è emerso che nella residenza sanitaria alcuni ospiti erano sottoposti a gravi e ripetuti maltrattamenti fisici e psicologici. I finanzieri avrebbero riscontrato maltrattamenti e vessazioni anche nei momenti di sonno degli anziani, costretti a trascorrere intere giornate in un corridoio, adibito a sala comune al piano seminterrato della struttura, seduti sulle loro carrozzine, oppure sulle sedie, dove si addormentavano anche in posizione innaturale, l'uno accanto all'altro, e dove erano, comunque, costretti a rimanere immobili e non disturbare l'operatore di turno preposto alla loro sorveglianza.

 

Gli indagati

L'avviso è stato notificato a Luca Pilato, Marco Rocca, Antonio Rotella, Francesco Voci, Antonio Munizza, Antonino Massara, Giuseppe Bonifacio, Anna Iannoccari, Antonio Papuzzo, Ruta Cerminara, Concetta Scarfone, Marco Amoroso, Maria Teresa Lucia Pontieri, in qualità di direttore sanitario della struttura, Luca Scardamaglia, Caterina Serratore, Etleva Ramaj e Antonio Lagrotteria.