Il Comune di Reggio Calabria e Sorical hanno sottoscritto un accordo operativo che disciplina le modalità di subentro nella gestione del servizio idrico integrato. Si tratta di una integrazione inserita nell'ultima modifica del cronoprogramma licenziato dal commissario straordinario di Arrical, Bruno Gualtieri, appositamente per superare alcuni ostacoli di natura finanziaria e amministrativa sollevati dai comuni calabresi chiamati a cedere a Sorical funzioni sinora gestite in autonomia.

L'accordo con Reggio Calabria

L'accordo siglato questa mattina prevede che le due società in house del Comune di Reggio Calabria - Castore che si occupa della manutenzione delle condotte idriche ed Hermes che gestisce il servizio di fatturazione - operino a partire da oggi per conto di Sorical. Quest'ultima, che incasserà i tributi idrici del Comune di Reggio Calabria, si è impegnata a corrispondere all'amministrazione in una fase successiva i costi di gestione sostenuti. Si anticipano così e di gran lunga le scadenze previste nel cronoprogramma che prevedeva inizialmente una fase ricognitiva e solo a partire dal 1 gennaio 2024 l'effettivo subentro nel servizio di fatturazione.

Apripista

Soddisfazione è stata espressa dal sindaco ff del Comune di Reggio Calabria, Paolo Brunetti, che nei mesi scorsi proprio sul subentro nelle funzioni idriche era stato molto critico arrivando persino allo scontro con la Regione. «Siamo felici di essere seduti a questo tavolo - ha dichiarato -, ci siamo arrivati dopo tre mesi di lavoro assiduo e costante. La mia presenza qui oggi - ha aggiunto - ha anche un valore di testimonianza perché è possibile raggiungere importanti traguardi quando si mettono da parte ideologie e opportunismi. Oggi Reggio Calabria fa da apripista» ha concluso.

Abbattere la morosità

Paolo Brunetti e Cataldo Calabretta

«Siamo giunti a sottoscrivere un accordo operativo che consente a Sorical di anticipare alcuni fasi tra le più importanti del cronoprogramma» ha dichiarato l'amministratore unico di Sorical, Cataldo Calabretta. «Si tratta di un accordo di mera gestione che non comporta nessun aggravio ma consente di avviare quella fase prevista dalla riforma che ha come obiettivo principale quello di aumentare il livello di controllo e abbassare la morosità». Secondo quanto riferito, Sorical vanta crediti nei confronti dei comuni calabresi per 100 milioni di euro.

I Comuni che mancano ancora all'appello

Secondo quanto riferito nel corso della conferenza stampa, attualmente sono 250 su 404 i comuni calabresi che hanno aderito ad Arrical, l'autorità di gestione dei rifiuti e del servizio idrico al momento surrogato nelle funzioni dal commissario straordinario in attesa di raggiungere un numero congruo di adesioni e indire così le elezioni. Sul punto il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha chiarito che si è in attesa di perfezionare le adesioni almeno dei comuni di più grandi dimensioni prima di costituire l'assemblea di Arrical. Per ora manca all'appello, tra gli altri, il Comune di Catanzaro, il Comune di Lamezia Terme, il Comune di Cosenza e di Vibo Valentia.

Rapporto di collaborazione

«Tra gli enti locali e la Regione è giusto che ci sia un rapporto improntato al principio della leale collaborazione» ha aggiunto il presidente, commentando la stipula dell'odierno accordo. «Così è al di là delle appartenenze politiche e delle sensibilità e si lavora tutti per migliorare la Calabria e i territori che si governano. Io ho raccolto una Regione che aveva una società che si occupava degli acquedotti e delle grandi adduzioni in liquidazione, un sistema idrico fatiscente. Sono intervenuto ponendo la società fuori dallo stato di liquidazione, approvando una legge in Consiglio regionale e adesso i risultati gradualmente stanno arrivano».

Ricorsi al Tar

Resta, tuttavia, alta l'attenzione sul destino di alcuni  ricorsi proposti al Tar da diversi comuni calabresi che hanno deciso di impugnare il cronoprogramma con cui si dettano modalità e tempi del subentro di Sorical nella gestione del servizio idrico integrato, in particolare, diverse amministrazioni comunali del crotonese.

«Non siamo Pantalone»

Il presidente della Regione ha chiarito: «Non ci preoccupa il ricorso, ne comprendiamo le motivazioni. La parte più reticente ad accettare la riforma è il crotonese, lì c'è un consorzio che ha accumulato molti debiti. Il nostro compito è quello di governare il sistema facendolo funzionare e quindi si tratta di trovare una soluzione che sia sostenibile per i comuni e per la Regione. La Regione non è "Pantalone" e non può pagare i debiti accumulati dai comuni o dai consorzi ma sono convinto che si troverà una soluzione da qui a breve».

Il caso Congesi

Il riferimento è a Congesi, il consorzio che gestisce il servizio idrico nella provincia di Crotone e che ha accumulato nei confronti di Sorical debiti per un valore di 25 milioni di euro. «I comuni del crotonese devono affrontare con Sorical negli accordi operativi anche tutta la questione legata ai debiti» ha chiarito il direttore generale di Sorical, Giovanni Paolo Marati. «Posso anticipare che nei prossimi giorni ci sarà la convocazione di un tavolo peraltro richiesto anche dai sindacati per cominciare ad affrontare la definizione di questo accordo operativo. Il ricorso al Tar oggi non ha motivo di esistere - ha aggiunto - la stesura di un accordo operativo ha eliminato tutte quelle perplessità relative all'intervento di Sorical nella riscossione. Per quel che ci riguarda è privo di interesse ma saranno loro a decidere se proseguire o meno con l'azione giudiziaria».