In seguito allo sversamento di percolato dalla discarica di località Pipino di Scala Coeli per la rottura di un tubo, il sindaco di Crucoli, Cataldo Librandi, ha emesso un'ordinanza di divieto di pesca di tutte le specie ittiche, il divieto di balneazione nel tratto di mare, per la lunghezza di un chilometro, a sud della foce del fiume Nicà, nonché il divieto di approvvigionamento idrico dallo stesso corso d'acqua per gli animali domestici, di allevamento e per uso agricolo.

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Stessa cosa ha fatto il sindaco di Cariati, Cataldo Minò. Una decisione precauzionale presa in considerazione che il percolato ha invaso l'intero tratto del fiume Nicà con riversamento in mare. «Allo stato attuale - è scritto nell'ordinanza del sindaco di Crucoli - è altissimo il potenziale rischio per la salute nel caso in cui tali acque siano utilizzate per la pesca di specie ittiche, nonché se utilizzate per attività di produzione di beni e/o servizi direttamente od indirettamente connesse al consumo umano o animale». 

L'ordinanza sarà valida fino al ripristino delle condizioni di usabilità da certificare da parte delle Autorità competenti. I sindaci di Cariati e Crucoli hanno anche chiesto di avviare delle verifiche sulle misure di sicurezza dell'impianto e si sono riservato di procedere, insieme ad associazioni di categoria ed ambientaliste dei territori, per eventuale richiesta di danni. Arpacal Cosenza ha eseguito il campionamento delle acque dei torrenti e del fiume contaminati dal percolato e nella giornata di domani preleverà anche campioni di acqua del mare alla foce del fiume Nicà.