C’è anche il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, tra i tredici indagati dalla Procura Distrettuale di Catanzaro nell’ambito di una inchiesta culminata con il sequestro di Piazza Bilotti. Al primo cittadino viene contestato tra l’altro il reato di falso ideologico.

La sontuosa inaugurazione

L’opera è stata inaugurata nel dicembre del 2016 con una sontuosa cerimonia. Ma già in quei giorni, i consiglieri di opposizione di Palazzo dei Bruzi avevano lanciato l’allarme sulla tenuta di Piazza Bilotti, sostenendo che l’opera non fosse completata e che l’amministrazione, per la fretta di rendere disponibile lo spazio pubblico in vista del concerto di Capodanno, stava mettendo a rischio l’incolumità dei cittadini.

L'esibizione di Alvaro Soler

Nella notte di San Silvestro poi, lo spettacolo musicale si è tenuto regolarmente e sul palco è salito Alvaro Soler, ma nel frattempo la magistratura si è messa a lavorare per verificare se tutte le opere fossero state eseguite a regola d’arte e collaudate. A quanto pare no.

False certificazioni

Per questo oggi, si è proceduto al sequestro dell’intero spazio situato nel cuore nevralgico della città. Secondo quanto si è appreso, per consentire lo svolgimento delle manifestazioni delle festività natalizie, sono state prodotte false certificazioni. Tra gli indagati anche l’allora responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune di Cosenza, Francesco Converso, e l’allora Capo del dipartimento tecnico dello stesso municipio Carlo Pecoraro, oltre a Giorgio Barbieri, titolare dell’impresa che realizzò l’infrastruttura al quale viene contestato il favoreggiamento della cosca Muto, motivo per il quale la Dda ha avocato a sé la competenza.

I nomi degli indagati

Ecco i nomi degli indagati: Mario Occhiuto, Giorgio Ottavio Barbieri, Francesco Converso, Antonino Alvaro, Raffaella Angotti, Gianluca Guarnaccia, Francesco Stellato, Francesco Tucci, Pasquale Torchia, Carlo Vernetti, Raffaele Antonio Ferraro, Carlo Pecoraro, Paola Tucci.