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Beni per circa 300 mila euro sono stati sequestrati, nell'ottica di una successiva confisca, dai finanzieri del gruppo di Lamezia Terme (Catanzaro) a un esponente di rilievo, nonché killer di una cosca di 'ndrangheta. Si tratta di Domenico Giampà, 35 anni, detto "Buccacciello".
In particolare, le indagini della Guardia di finanza hanno consentito di mettere in luce la pericolosità sociale dei soggetti appartenenti alla cosca, la loro appartenenza ad una agguerrita organizzazione di ‘ndrangheta e la dedizione al compimento di gravi reati. Proprio con i proventi di tali reati, secondo l'accusa, avrebbero vissuto abitualmente, in modo agiato, per decenni.
Il sequestro messo a segno è basato su indagini di polizia economico-finanziaria, svolte dalla guardia di finanza che hanno concentrato l’attenzione investigativa sui patrimoni degli appartenenti ai clan della ‘ndrangheta operanti nella piana lametina.
Il sequestro ha riguardato, oltre a fondi, anche una villa in città, risultata nella disponibilità concreta dell'uomo, nonostante fosse formalmente intestata ad un suo congiunto. I beni sequestrati per la confisca, secondo quanto appurato dalla Finanza, sono di valore sproporzionato e ingiustificato rispetto ai redditi leciti dichiarati ed al tenore di vita mantenuto dall'indiziato.