Il personale del Corpo Forestale dello Stato di Trebisacce e Oriolo ha posto sotto sequestro in località “Pennino” del Comune di Amendolara un’area di 5000mq al cui interno è stata rinvenuta una discarica di rifiuti di vario genere con materiale ingombrante, pneumatici, indifferenziati, materiale elettronico. Tali rifiuti in minima parte erano raccolti in quattro cassoni scarrabili. Il resto era deposto in modo incontrollato e indistinto in vari cumuli all’interno del sito.


L’area, di proprietà e nella disponibilità del Comune di Amendolara ed al cui interno si è calcolato un quantitativo di circa 300 metri cubi di rifiuti, è sottoposta a vincolo paesaggistico-ambientale, ed è ubicata proprio sulla sponda sinistra del torrente “Straface”.


Nei primi mesi del 2013, nell’area oggetto del sequestro, sono iniziati i lavori di allestimento di un centro di raccolta dei rifiuti, oggetto di finanziamento pubblico. La struttura ancora non è andata in esercizio, ma dalle indagini effettuate è emerso che già da una anno è utilizzata dal Comune a supporto della raccolta dei rifiuti solidi urbani, effettuata dall'ente con propri mezzi ed operai. Da diversi mesi l’area è divenuta il luogo in cui vengono scaricati grossi quantitativi di rifiuti provenienti dal territorio comunale, senza peraltro minimamente rispettare i requisiti tecnico-gestionali previsti dalle norme che disciplinano la materia. Lo stato igienico-sanitario e di degrado dell’area, oltre alle violazioni di legge riscontrate in materia di gestione dei rifiuti, ha indotto il personale forestale ad operare un sequestro preventivo d’urgenza.


Dopo i primi accertamenti in ordine all’individuazione dei colpevoli, sono al vaglio della Procura della Repubblica di Castrovillari gli elementi acquisiti da cui, per adesso, emergerebbe la responsabilità di almeno due persone dell’ente comunale.