Non bastasse l’emergenza siccità che ha costretto il governatore Occhiuto a dichiarare lo stato di calamità naturale, da qualche giorno diversi centri della Locride sono nel caos a causa della sospensione per questo fine settimana dei servizi di guardia medica per grave carenza di personale, con gli utenti indirizzati altrove.

L’azienda sanitaria provinciale reggina, attraverso una comunicazione firmata, con scarso preavviso, dal direttore ad interim del distretto sanitario “Locride” Gabriella Eburnea, ha disposto il momentaneo accorpamento di alcune postazioni ma “solo per consigli telefonici”. Per urgenze - è precisato - rivolgersi alla postazione del 118”. Che, è bene ricordarlo, molte volte viaggia senza medico a bordo. Nel pieno della stagione estiva, per effetto di una serie di assenze dovute in molti casi alle ferie dei camici bianchi, è verosimile pensare che analogo provvedimento verrà adottato anche per il prossimo weekend. L’ennesimo disservizio che colpisce il territorio reggino, che si trova così privato di un importante presidio sanitario.

I disagi maggiori si registrano nei centri della vallata dello Stilaro i cui residenti, anche per una banale consulenza, dovranno contattare il presidio di Riace, sono praticamente tagliati fuori da ogni tipo di assistenza. Non va meglio neanche a Roccella Jonica, che fino a martedì avrà come postazione di riferimento quella di Placanica. Doccia fredda anche per Caulonia, dove proprio per oggi pomeriggio l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Franco Cagliuso ha convocato un’assemblea pubblica in piazza Mese per discutere della sospensione del servizio sanitario. «Partecipiamo uniti - è l’appello del primo cittadino - per far sentire la voce di un paese che non può essere abbandonato».