Sgomento nella piccola comunità per l'efferato delitto costato la vita alla professionista che stava rientrando a casa col marito dopo il turno di guardia medica a Santa Cristina d'Aspromonte
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Una comunità ammutolita, ma non silente, quella di Sant'Anna di Seminara. Non manca chi sente di dover parlare, nel piccolo centro agricolo dove Francesca Romeo - il medico ucciso stamattina in un agguato - era nata e viveva con il marito, ferito dai sicari, probabilmente due, che li hanno aspettati alla fine del turno nella guardia notturna di Santa Cristina d'Aspromonte.
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«Due persone perbene - dice un cittadino - che si vedevano spesso in chiesa ed erano benvolute da tutti». In via Clemente, da dove Romeo e il marito psichiatra al Csm di Palmi partivano ogni volta che lei era di turno - si vede un cancello chiuso, immerso tra i fiori e inquadrato da due telecamere che danno proprio sull'ingresso.
Segno quest'ultimo di una normale e abituale vigilanza, visto che i due professionisti occupavano una abitazione nel pieno di un centro storico assai spopolato, oppure i coniugi temevano qualcosa di particolare e si sentivano minacciati ? L'interrogativo è uno di quelli che si fanno con insistenza gli investigatori della Polizia, nelle cui fila proprio a Palmi lavora ancora uno dei fratelli della vittima - l'altro è emigrato ed è un fabbro - a segnalare ulteriormente il profilo di una famiglia veramente lontana finanche dalle frequentazioni equivoche.