La deputata del Partito Democratico chiede di conoscere i «motivi per i quali non si fece intervenire tempestivamente la Guardia Costiera»
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«Nella notte tra il 25 e il 26 febbraio, a Steccato di Cutro, il mare in tempesta provocò un naufragio in cui persero la vita 94 migranti fra cui 35 bambini e adolescenti. Il governo Meloni non ha mai voluto fare chiarezza sui motivi per i quali non si fece intervenire tempestivamente la Guardia Costiera in un'operazione di salvataggio. Il modo migliore per ricordare quella e tutte le altre stragi che si sono susseguite in questi mesi non lontano dalle nostre coste e per onorare le persone che vi hanno perso la vita è sottolineare le parole pronunciate ieri dal Presidente Sergio Mattarella al Meeting di Comunione e Liberazione». Lo scrive sulle sue pagine social Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico e Presidente del Comitato Permanente della Camera sui Diritti umani nel mondo.
La commemorazione | Naufragio di migranti a Cutro sei mesi dopo: 94 candele in spiaggia per ricordare le vittime di Steccato
«Il Presidente della Repubblica - prosegue - ha inoltre posto giustamente l'accento sull'enorme rischio che comporta per la nostra società il dilagare della politica dell'odio. Concordo con lui. E aggiungo che bisogna dire basta anche all'odio in politica, che in questi anni ha avvelenato il dibattito pubblico riducendo l'avversario - specie se donna - a bersaglio di campagne di delegittimazione e irrisione spesso a sfondo sessuale».
«Quelle del Presidente Mattarella sono parole sulle quali dovrebbero riflettere gli uomini e le donne del governo, che invece di concentrarsi su una gestione efficace del fenomeno migratorio continuano a usare il tema dell'immigrazione solo per fare propaganda, violando diritti umani e, con il loro colpevole immobilismo, creando caos nei territori», conclude.