«Gli esiti dei carotaggi relativi alla sicurezza sismica che abbiamo ricevuto soltanto giorno fa riguardano ancora soltanto 19 istituti sui 23 sottoposti a verifica. Il plesso Pythagoras dell'istituto comprensivo Nosside - Pythagoras è inagibile e c’è anche qualche altra criticità».

Non si sbilancia oltre l’assessora alla Città Consapevole con delega a Istruzione, Università e Pari opportunità del comune di Reggio Calabria, Anna Briante. L’amministrazione darà contezza a tempo debito anche se l’inizio dell’anno scolastico è già alle porte e già da più parti si temono problematiche che renderanno meno sereno questo nuovo inizio.

Le diagnosi strutturali sono state evidentemente consegnate tardivamente all'amministrazione e a poche settimane dall'inizio della scuola c'è già da decidere sul destino di alunni, docenti e personale del plesso Pythagoras segnato da una inagibilità, adesso è accertata e non solo presunta. Un esito che non è di buon auspicio anche perché, pur non sapendo ancora quanti e quali siano gli altri plessi critici, sappiamo che ci sarà qualche altro plesso che non potrà accogliere studenti il prossimo 16 settembre.

Lo scorso anno la sospensione e la protesta

Magra consolazione, rispetto a quanto accaduto l’anno scorso anno, quando 17 classi, quasi 330 bambini hanno dovuto sospendere il regolare svolgimento delle lezioni a poche settimane dall’inizio della scuola a seguito dell'ordinanza sindacale del 4 ottobre 2023. La società incaricata delle verifiche aveva trasmesso due giorni prima le risultanze della 1° Fase del servizio di verifica della sicurezza sismica. Da queste emergevano «alcune possibili criticità strutturali riferite all’Istituto scolastico Pythagoras, ubicato in via Salita AeroportoCiò sulla scorta di sopralluoghi ed esami svolti attraverso il rilievo visivo e l’utilizzo di alcune specifiche apparecchiature di rilevazione esterna».

Era l’esito di una prima analisi che i carotaggi successivamente eseguiti stanno confermando.

La presunta inagibilità, sulla scorta di rilievi visivi, e l'indeterminatezza dei termini temporali di verifica e di rientro in classe aveva portatolo lo scorso ottobre i genitori in piazza.

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