«Domani le scuole materne, elementari e medie di Vibo Valentia riapriranno in sicurezza». Il sindaco Maria Limardo tira le somme dello screening effettuato sui bambini in età scolare grazie alla collaborazione dei laboratori di analisi cittadini Pacetti-Nusdeo e Salus, che hanno promosso uno screening gratuito su tutta la popolazione scolastica, compresi docenti e personale Ata, attraverso tamponi antigenici di ultima generazione.

Risultati confortanti

«I risultati – ha spiegato il primo cittadino – sono estremante confortanti: su 3.674 bambini che formano la popolazione scolastica della città di Vibo, si sono sottoposti al tampone antigenico circa 3.000 bambini e soltanto 2 sono risultati positivi. Nessun caso, invece, è stato registrato tra docenti e personale scolastico, anche se i test su di loro stanno continuando».

Limardo ha dunque tracciato il quadro generale, ricordando che prima il Tar e poi il Consiglio di Stato hanno bocciato l’ordinanza regionale nella parte che decideva la chiusura delle scuole materne, elementari e medie sino al 31 gennaio, mentre ha rimandato al 10 febbraio la decisione nel merito con riguardo alle scuole superiori, che dunque restano chiuse.

«La legge e la giustizia amministrativa mi impongono di riaprire»

«Come sapete – ha ricordato il sindaco – io stesso ho fatto un’ordinanza di chiusura che è stata impugnata da un comitato di genitori e il Tar ne ha sospeso gli effetti ordinando di riaprire le scuole. Personalmente sono convinta che questa intermittenza tra aprire e chiudere non fa bene alle famiglie, alla didattica e all’intera comunità vibonese che dovrebbe trovare un assetto quanto più pacifico e sereno. Ma questa è la cornice nella quale il Comune è obbligato a muoversi. Il Governo dice che le scuole vanno riaperte, la legge lo dice, lo dicono anche il Tar e il Consiglio di Stato. Non ho dunque altra alternativa, ma grazie ai laboratori di analisi cittadini non sarà una riapertura al buio».

Limardo, dunque, ha sottolineato che il dato epidemiologico della città di Vibo è in linea talvolta al di sotto della media nazionale, dunque si riaprono le scuole in sicurezza.

Focolaio di Piscopio sotto controllo

«Nel territorio comunale – ha continuato -, il focolaio più preoccupante, quello di Piscopio, è sotto controllo e i contagi hanno raggiunto il plateau. I positivi sono sempre di meno e si tratta di soggetti che erano già sottoposti a regime di quarantena fiduciaria perché venuti in contatto con i primi positivi. Per il resto non abbiamo altri focolai in città, solo casi qua e là che rientrano nella “normalità” dell’epidemia».

Una situazione che secondo il primo cittadino esclude la possibilità di ricorrere a una nuova ordinanza comunale che imponga la chiusura delle scuole, ma non sarebbe giustificata dai dati e, sostanzialmente, risulterebbe contraria alla legge.

«Domani le scuole elementari e medie riapriranno perché devono riaprire – ha ribadito -, ma lo faranno in sicurezza». Limardo ha anche esortato a rispettare le regole, evitando assembramenti, anche grazie all’aiuto di alcuni genitori che si sono offerti di vigilare sull’ingresso e sull’uscita degli alunni.

In merito agli alunni che giungono da Piscopio, il primo cittadino ha spiegato che oltre all’esito del tampone antigenico effettuato anche su di loro, i genitori dovranno autocertificare che nel proprio nucleo familiare non ci sono persone positive al Covid e che i bambini non sono comunque venuti in contatto con contagiati.

Basta polemiche

«Le parole d’ordine adesso devono essere “pacificazione” e “serenità”», ha concluso il sindaco, alludendo alle accese polemiche che soprattutto sui social dividono i genitori tra favorevoli e contrari alla riapertura degli istituti.

All’incontro con i giornalisti, oltre ai dirigenti scolastici, hanno preso parte anche i referenti dei laboratori Pacetti-Nusdeo e Salus che hanno effettuato lo screening sulla popolazione scolastica, che si sono detti felici di aver potuto aiutare la città e il Comune, ringraziando al contempo famiglie e alunni che hanno accettato di fare il test, attendendo pazientemente il proprio turno: «Insieme – hanno sottolineato – abbiamo scritto una pagina di storia di questa città».