È quanto confermato nel decreto scuola approvato dal Consiglio dei ministri: alle famiglie verrà chiesto un piccolo contributo ma senza l’obbligo di coprire integralmente le spese
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«Il servizio scuolabus è un servizio di trasporto pubblico locale e non a domanda individuale. I costi non devono ricadere integralmente sull’utenza. I Comuni potranno continuare a offrire il servizio chiedendo un piccolo contributo alle famiglie ma senza l’obbligo della copertura integrale del costo». È quanto contenuto e confermato nel decreto scuola approvato nei giorni scorsi dal Consiglio dei ministri.
A darne notizia è il presidente dell’Anci Calabria Gianluca Callipo che esprime soddisfazione per l’impegno dimostrato dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani.
«Attraverso la mobilitazione anche di quest’ultima è stata inserita nel decreto legge la norma che supera la delibera 46/2019 con la quale la Corte dei Conti - sezione Piemonte - aveva individuato come necessario coprire integralmente il costo del servizio scuolabus ponendolo a totale carico dell’utenza. Ciò avrebbe comportato un notevole incremento dell’importo del biglietto di questo importante servizio con il rischio di divenire non più sostenibile per molte famiglie disagiate. L’intervento normativo dei giorni scorsi prevede invece che la quota di partecipazione diretta dovuta dalle famiglie possa essere inferiore ai costi sostenuti dall’ente locale o anche nulla».
«Si tratta di una notizia – aggiunge – che in Calabria assume un valore ancora più importante. Da una parte perché la norma in questione interessa maggiormente i piccoli comuni e la geografia di questa regione si compone per lo più da realtà di piccole dimensioni. Dall’altra, perché lascia tirare un sospiro di sollievo alle tante famiglie disagiate della nostra Regione che rischiavano di trovarsi private di un servizio così importante».