Il primo cittadino critica le modalità che hanno portato a delineare il nuovo assetto: «Si ridiscuta la questione. Ci aspettiamo spiegazioni plausibili ed un vero confronto»
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«Il nuovo piano scolastico provinciale deve essere redatto ascoltando le proposte dei sindaci di tutti i comuni. Il metodo usato dalla Provincia di Catanzaro, che non ha coinvolto tutti gli interessati non ci convince e non ci piace affatto. E soprattutto non ci piace affatto apprendere dalla stampa e non dagli uffici e dagli organismi competenti circa il rischio di accorpamento dell’Istituto comprensivo di Nocera Terinese con quello di Falerna».
Non ha peli sulla lingua Antonio Albi, primo cittadino di Nocera Terinese, né nasconde la “rabbia” per i criteri che hanno portato alla scelta che di fatto spoglia il paese che amministra dal mese di maggio della reggenza scolastica avuta per diversi anni.
«Vorremmo capire chi e come sono stati stabiliti i criteri di questa scelta – ha tuonato -. Vorremmo capire perché alcuni sindaci, come quello di Martirano per esempio, hanno potuto seguire da vicino la vicenda ed altri come il sottoscritto non sono stati neanche avvisati delle decisioni assunte. Trattandosi di una questione molto importante, che coinvolge all’interno di un vasto comprensorio, un comune importante come Nocera Terinese, crediamo sia il caso di fermarsi un attimo e di ridiscutere ogni aspetto. Per quanto ci riguarda abbiamo una proposta che gradiremmo fosse discussa dalla commissione provinciale che si sta occupando della questione. Ci dispiace dover stigmatizzare un comportamento piratesco che non serve a nessuno se non a qualche dirigente scolastico o a qualche consigliere provinciale. Per quanto ci riguarda pretendiamo di discutere e non di ritrovarci a cose fatte. Di conseguenza ci aspettiamo una convocazione immediata e ovviamente spiegazioni plausibili».