Gli studenti arrivano in classe, con tutti i rischi che questa epoca crea, ma spesso non trovano i docenti. Nelle 95 scuole secondarie della provincia di Reggio Calabria, sono ancora da nominare 650 insegnanti. Un enorme ritardo che significa impossibilità di iniziare i programmi. Per colmare questo vuoto d’organico, vi sono delle graduatorie con il personale pronto ad essere chiamato per le fatidiche supplenze.

 

L’Ufficio scolastico provinciale ha delegato l’Istituto Severi di Gioia Tauro come sede in cui convocare gli aventi diritto ad assegnare le cattedre vacanti in tutto il territorio. Mentre nell’auditorium si stava per iniziare la chiamata, il preside Giuseppe Gelardi – che aveva curato la convocazione con maniacale rispetto delle norme anticovid – si è accorto di alcune incongruenze, ha bloccato tutto e si è scusato con i docenti invitandoli a tornare in un’altra data.

 

«Accortomi di alcuni errori tanto nelle comunicazioni dei posti vacanti, che tocca dare ai dirigenti, quanto negli elenchi fornitici dall’Ufficio di Reggio – spiega Gelardi – ho preferito non iniziare per nulla. Per evitare lamentele e ricorsi che sarebbero stati sacrosanti, a differenza di quanto hanno invece fatto in tante altre province italiane, la nostra procedura non è iniziata per nulla. altrove hanno iniziato e convalidato, ma poi si sono dovuti ricredere e annullare». Ne è nata una ugualmente una polemica, anche perché queste operazioni avvengono alla presenza dei sindacalisti, che spesso sollevano i sospetti che i dirigenti che non comunicano i cambi, lo facciano per qualche favoritismo.

 

«Nessuna cattedra tenuta occultata – chiarisce Gelardi – tutto è avvenuto nella legittimità. Questa è una fase complicata, le comunicazioni a volte arrivano in ritardo perché le scuole sono alle prese con l’emergenza covid, io ho spiegato in una nota che ho pubblicato sul sito internet della scuola che vi sono state incongruenze che prontamente ho notato». Gli insegnanti che aspettano il posto sono stati riconvocati per lunedì, martedì e mercoledì prossimo, sperando che questa volta i conti illustrati dai presidi e dall’ex provveditorato tornino. E intanto, oltre agli aspiranti supplenti, ad aspettare sono anche gli studenti e le famiglie.