VIDEO | I tre sono ritenuti responsabili della morte e dell’occultamento del cadavere del 36enne di cui si erano perse le tracce il 27 dicembre scorso. Secondo gli investigatori, il delitto sarebbe maturato in un contesto 'ndranghetista (ASCOLTA L'AUDIO)
Tutti gli articoli di Cronaca
Dopo tre mesi di indagini una prima svolta per la scomparsa di Agostino Ascone, l’imprenditore agricolo che nel tardo pomeriggio del 27 dicembre 2021 era scomparso, senza fare ritorno alla sua abitazione della frazione di Amato di Taurianova.
Questa mattina, infatti, i militari del gruppo carabinieri di Gioia Tauro hanno dato esecuzione ad un provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria - diretta dal procuratore Giovanni Bombardieri-, a carico di Ilaria Sturiale, moglie di Ascone, di Salvatore Antonio Figliuzzi, legato alla donna, e di Giuseppe Trapasso, ritenuto complice dei due.
Le indagini condotte dalla Dda di Reggio
Le ricerche si erano protratte per diverse settimane dopo la scomparsa, estendendosi anche lungo il fiume Mesima. Le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale Antimafia reggina, sono state effettuate dai militari del Nucleo investigativo di Gioia Tauro, con il supporto dei carabinieri della Compagnia di Taurianova e con l’intervento specialistico del personale del Reparto investigazioni scientifiche di Messina e del Reparto anticrimine di Reggio Calabria. Attraverso una serie di puntuali approfondimenti investigativi anche di natura tecnico- scientifica, i carabinieri sono riusciti a ricostruire gli ultimi movimenti della vittima prima della sua scomparsa ed a individuare i soggetti che, allo stato degli atti, si ritengono essere responsabili della sua morte e dell’occultamento del suo cadavere.
Il delitto - riferiscono gli investigatori - appare maturato in un ambiente caratterizzato dal codice comportamentale della ‘ndrangheta, caratterizzato dal regime di omertà e dalla forza di intimidazione che i diretti interessati sono consapevoli di esercitare. Toccherà ora al giudice per le indagini preliminari convalidare i fermi.