Il sindaco di Cosenza gli aveva conferito l'incarico di supporto al monitoraggio per la legalità degli atti amministrativi
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«Con sincero dispiacere apprendo della scomparsa del giudice Romano De Grazia, un magistrato combattente, esempio alto di come nella nostra terra lo sviluppo non possa prescindere dall’esercizio della legalità. A lui dobbiamo l’elaborazione della Legge Lazzati contro il voto di scambio ma, in primo luogo, ne ricordiamo la figura integerrima e schietta, riferimento che mancherà». Il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto esprime a nome suo e della Giunta sentito cordoglio per la morte del magistrato a riposo al quale, già Presidente Emerito della Corte di Cassazione, nel giugno del 2016, all’indomani della sua rielezione alla guida del Comune di Cosenza, conferì l’incarico a titolo gratuito come supporto in ordine a specifici compiti di verifica e monitoraggio delle politiche per la legalità, la trasparenza e l’integrità degli atti e delle politiche in materia di anti corruzione e della fattispecie del voto di scambio. «Sta a noi tenere accesa l’azione pregevole dell’amico De Grazia – afferma Occhiuto – tenendone viva la memoria delle opere e dei valori per cui ha speso l’intera esistenza. Alla famiglia giungano le condoglianze da parte della città di Cosenza».