VIDEO | A Catanzaro presidio in piazza Prefettura con la presenza dei due segretari regionali, Santo Biondo e Angelo Sposato. No ad autonomia differenziata e Ponte sullo Stretto
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Seconda giornata di manifestazioni in piazza nell'ambito dello sciopero di otto ore proclamato dalla Cgil e dalla Uil per protestare contro le politiche economiche del Governo. In Calabria le manifestazioni si sono tenute a Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria. Nella piazza del capoluogo di regione presenti i segretari regionali di Cgil e Uil, Angelo Sposato e Santo Biondo. Dal palco sono state ricordate le vittime del recente incidente ferroviario avvenuto a Corigliano-Rossano.
«Siamo oggi in tutte le piazza del Mezzogiorno e in Calabria per dire no ad una legge di bilancio che riteniamo sbagliata, che penalizza lavoratori e pensionati e che sacrifica enormemente il Mezzogiorno» ha chiarito il segretario della Uil.
«Ma soprattutto per dire che non decolla il progetto di Paese che questo Governo ha perché non dimostra attenzione a quelle che sono le fasce più deboli della popolazione. Inoltre, siamo molto preoccupati e lo vogliamo ribadire dalle piazze del sud - ha aggiunto - per il disegno di legge Calderoli sulla autonomia differenziata che per il sud si traduce in meno sanità, meno trasporti pubblici, meno politiche sociali e diritto allo studio per il Mezzogiorno. Abbiamo visto che anche il presidente Occhiuto ha avuto un momento di rinsavimento rispetto allo gennaio dello scorso anno quando venne il ministro Calderoli. Chiediamo che questo momento di forte presa di posizione che disgrega il Paese lo assumano i partiti, i consiglieri regionali, i parlamentari di tutto il Mezzogiorno. Bisogna bloccarla».
La manifestazione | Cosenza, Cgil e Uil in piazza per la giornata di sciopero generale
«Oggi è la voce del sud che chiede politiche diverse dal Governo, un sud che si sente abbandonato che ha bisogno di investimenti e di sviluppo» ha dichiarato il segretario della Cgil Angelo Sposato. «Noi vogliamo dare un messaggio di fiducia e di speranza oltre che rivendicare gli errori commessi dal Governo sui temi economici e finanziari. Serve una iniezione a salari e pensioni ma soprattutto dare risposte ai giovani in Calabria che se ne vanno. Noi perdiamo 15mila giovani all'anno e dobbiamo dare a loro le risposte ai tanti disoccupati. Noi abbiamo mezzo milione di disoccupati, abbiamo i temi infrastrutturali a cui mettere mano».