Anche oggi braccia incrociate del personale ferroviario in tutta Italia: si prospetta una giornata complicata per pendolari e viaggiatori. Proteste e sit-in pure contro la manovra economica 2024: a scendere in piazza i lavoratori delle regioni del Mezzogiorno
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Dopo le otto ore di sciopero di ieri, per chiedere maggiore sicurezza in seguito all’incidente ferroviario avvenuto martedì scorso a Corigliano Rossano, in cui è morta una capotreno e l’autista del camion che era rimasto bloccato sui binari, anche oggi si prospetta una giornata complicata per i viaggiatori che utilizzano il treno in Italia, poiché diverse sigle sindacali, tra cui Cat, Cub Trasporti, Sgb e Usb Lavoro Privato, hanno indetto una nuovo sciopero nazionale del personale del Gruppo FS Italiane. L'astensione dal lavoro è iniziata alle ore 21 di ieri, 30 novembre, e si protrarrà fino alle ore 21 di oggi 1 dicembre. Lo sciopero di oggi segue quello proclamato per il 30 novembre, dalle 9 alle 17, dai sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Orsa Trasporti.
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Possibili Ripercussioni su frecce, intercity e regionali
L'annuncio dello sciopero solleva preoccupazioni per i servizi ferroviari, in particolare per i treni ad alta velocità (Frecce), i treni Intercity e quelli regionali. Gli effetti sulla circolazione, in termini di cancellazioni, limitazioni e ritardi, potrebbero verificarsi non solo durante il periodo ufficiale dello sciopero ma anche prima e potrebbero protrarsi oltre l'orario di termine previsto.
Trenitalia Invita all’informazione preventiva
Per cercare di limitare il più possibile i disagi, Trenitalia - in una nota - invita tutti i passeggeri a prendere le dovute precauzioni e a informarsi preventivamente sui collegamenti e i servizi attivi prima di intraprendere qualsiasi viaggio. Gli utenti possono utilizzare l'app Trenitalia, consultare la sezione Infomobilità del sito web trenitalia.com, seguire i canali social e web del Gruppo FS Italiane e contattare il numero verde gratuito 800 89 20 21. Per ottenere ulteriori dettagli sugli orari e sui servizi garantiti durante lo sciopero, i passeggeri possono consultare le informazioni disponibili anche nelle biglietterie e negli uffici assistenza delle stazioni ferroviarie, presso le self-service e le agenzie di viaggio convenzionate.
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L'ira di Salvini
Intanto ieri lo sciopero di otto ore ha mandato su tutte le furie Matteo Salvini, il ministro dei Trasporti si è infatti scagliato contro la mobilitazione. Per il vicepremier si sono viste «scene indegne e inaccettabili nelle stazioni italiane» con «ritardi, treni cancellati e lunghe code di cittadini esasperati». Una cosa «intollerabile», ha tuonato il titolare del Mit.
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Lo stop dalle 9 alle 17 di ieri, proclamato dai sindacati per protestare contro la mancanza di sicurezza sul lavoro, ha coinvolto soprattutto i treni regionali mentre l'Alta velocità ha registrato per lo più ritardi, anche superiori ai 60 minuti. «Un'adesione altissima con punte fino al 100% delle ferroviere e dei ferrovieri dipendenti da tutte le aziende ferroviarie italiane, conferma che la categoria non è più disponibile a rischiare la vita per il mancato adeguamento e ammodernamento delle infrastrutture ferroviarie e stradali», hanno affermato ieri Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Orsa trasporti e Fast Confsal, «scusandosi» con le persone «alle quali oggi abbiamo creato disagio».
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«Giusto lo sciopero per l'ennesimo incidente ferroviario in Calabria», ha affermato il segretario confederale della Cgil, Pino Gesmundo, denunciando che quanto accaduto «non è per pura fatalità», ma deriva dalle «condizioni disastrose» in cui versano le ferrovie italiane, «in particolare nel Mezzogiorno», dove gli «standard di sicurezza sono ridotti ai minimi termini, con linee antiquate, a binario unico senza elettrificazione». Dal canto suo Salvini ha invece sottolineato che «il sacrosanto diritto alla mobilitazione non può cancellare quello di milioni di cittadini che devono viaggiare».
1 dicembre di mobilitazioni: sciopero di Uil e Cgil al Sud
Mobilitazione non solo nelle ferrovie, ma oggi è in programma anche lo sciopero generale nelle regioni del Mezzogiorno per il ciclo di mobilitazioni contro la manovra economica 2024 proclamate da Cgil e Uil. Ad incrociare le braccia e a scendere in piazza i lavoratori di Calabria, Campania, Puglia e Basilicata. Sono previste manifestazioni a Bari, Catanzaro, Cosenza, Napoli, Potenza e Reggio Calabria.
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Il segretario generale della Cgil Maurizio Landini parteciperà al corteo di Napoli, che partirà alle ore 9.30 da piazza Mancini per giungere in piazza Matteotti, dove poi prenderà la parola per le conclusioni. La manifestazione di Bari, in piazza Libertà, inizierà alle ore 9.30 e sarà chiusa dal segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri.