Il sindaco di Scilla Pasqualino Ciccone ha annunciato le dimissioni sul suo profilo Facebook con un lungo post, a seguito del suo coinvolgimento nell’inchiesta antimafia denominata Nuova linea. Il blitz, scattato a inizio settembre, ha portato alla luce l'esistenza di un nuovo assetto criminale ‘ndranghetistico nel paese del Reggino.

«È finito il grande sogno», esordisce così Ciccone che in primis interviene in primis insieme a tutta l’amministrazione per esprimere il disappunto «sulla chiusura della parte nuova dell’ex Ospedale Scillesi d’America disposta con provvedimento dell’Asp reggina a causa di dichiarate carenze strutturali. Provvedimento gravissimo che d’un colpo cancella non solo la storia della sanità nel nostro Paese ma anche i diritti della gente. Purtroppo oggi non siamo nelle condizioni di poter affrontare, come avremmo voluto e come sempre abbiamo fatto, questa questione»

«In ogni caso – si legge ancora nel post - informiamo che oggi abbiamo scritto una lettera alla dott.ssa Di Furia, Commissaria dell’Asp, per dare la disponibilità di tutte le nostre strutture comunali in modo tale che i servizi che venivano svolti nei locali dell’ospedale che stanno chiudendo possano essere spostati in altre strutture comunali del nostro Paese. Non vogliamo che quel poco di servizio sanitario rimasto nel nostro territorio venga portato altrove a discapito della nostra gente. Questa è una storia lunga e nebulosa. Speriamo che un giorno si faccia chiarezza fino in fondo».

Poi interviene sull’inchiesta in cui è rimasto coinvolto. «Purtroppo il grande sogno di vedere Scilla risollevata e posta all’attenzione generale è finito a seguito degli ultimi avvenimenti di queste settimane. In questi giorni siamo rimasti ad amministrare il nostro paese per concludere delle pratiche importanti di finanziamento e resteremo ancora per espletare le pratiche necessarie per le elezioni nazionali del 25 settembre. Dopodiché annuncio che la prossima settimana mi dimetterò (insieme a tutti gli altri amministratori con cui ho condiviso la decisione) per affrontare nel modo giusto le accuse che mi vengono rivolte avendo sempre fiducia che la giustizia farà il proprio lavoro».

«Sento il bisogno di ringraziare tutti coloro, vicini e lontani, che hanno creduto in noi – continua il sindaco di Scilla - in questo difficile percorso di amministrare una città come Scilla con le sue tante problematiche. L’ho fatto con cuore e passione e sono sicuro di avere sempre, in ogni occasione, difeso gli interessi della collettività e di non aver mai ceduto a nessuna pressione, di qualsiasi tipo. In ogni caso abbiamo ridato dignità ad un Paese. Abbiamo avuto un consenso eccezionale per quello che abbiamo saputo fare».

«La nostra speranza è che chi verrà dopo di noi sappia proseguire in questo progetto; almeno rimanga dentro di me la consapevolezza che sia il lavoro svolto in questi anni che il sacrificio che dovrò affrontare da qui in avanti per difendere la mia persona siano serviti a qualcosa. Lascio con la morte nel cuore questa grande esperienza di amministratore di un Paese bellissimo», ha concluso Pasqualino Ciccone.