Chiesti 5 mesi e 10 giorni di reclusione per i tre imputati che a Lamezia Terme stanno affrontando il processo Eumenidi con rito abbreviato. Travolti dallo scandalo Sacal anche l'ex sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro, il dipendente Sacal Francesco Buffone e l'imprenditore catanzarese Giuseppe Gatto, nelle vesti di ex componente del cda Sacal.Tutti e tre sono giudicati col rito abbreviato e sono imputati per il ruolo che rivestivano nel 2017 nella Società di gestione dell'aeroporto di Lamezia Terme e adesso di tutti gli scali calabresi.

Mascaro è accusato di abuso d'ufficio, in quanto avrebbe esercitato pressioni per favorire l’ingresso in seno al Cda della Sacal di Emanuele Ionà che, secondo gli inquirenti, non avrebbe avuto i requisiti richiesti (al fine poi di confermare Pierluigi Mancuro alla direzione della Sacal). In più l’ex sindaco avrebbe reso al pubblico ministero, in fase investigativa, dichiarazioni mendaci smentite dagli esiti delle attività di captazione.

 

Francesco Buffone, invece, è accusato di abuso d’ufficio in concorso per una serie di assunzioni all’interno della Sacal, in violazione del programma “Garanzia Giovani” giudicate illecite dall’accusa poiché tese a favorire amici e parenti. Abuso d’ufficio in concorso anche per l’imprenditore Gatto che avrebbe illecitamente favorito la nomina di Mancuso quale direttore generale della Sacal.


L’inchiesta Eumenidi fu una vera e propria bufera giudiziaria che due anni fa si abbatté sulla società aeroportuale Sacal portando alla luce un presunto meccanismo di scambio di favori e raccomandazioni inerenti il personale da inserire all’interno della stessa. In particolar modo, le indagini setacciarono il modo in cui si accedeva al progetto regionale Garanzia Giovani e i rimborsi falsi o gonfiati. Oggi sono intervenuti anche i legali delle parti civili Sacal, Comune di Lamezia Terme e Regione. Il processo è stato quindi aggiornato all'8 luglio per le arringhe dei difensori.

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