Coinvolto nel processo denominato “Eyphemos”, in primo grado era stato condannato a 5 anni e 4 mesi di reclusione
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La Corte d'Appello di Reggio Calabria ha assolto l’ex senatore di Forza Italia Marco Siclari, coinvolto nel processo “Eyphemos”. Dopo la condanna di primo grado a 5 anni e 4 mesi di reclusione, la Procura generale di Reggio Calabria ad aprile aveva chiesto l’assoluzione per Siclari, imputato per scambio elettorale politico mafioso. La richiesta era stata avanzata dal sostituto procuratore generale Danilo Riva.
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L’ex senatore era stato condannato perché, secondo l’accusa, sarebbe stato appoggiato dalla cosca Alvaro alle politiche del 2018. Nel capo di imputazione c’è scritto che «accettava a mezzo dell’intermediario Giuseppe Antonio Galletta, la promessa di procurare voti da parte di Domenico Laurendi, appartenente al locale di ‘ndrangheta di Santa Eufemia della famiglia mafiosa Alvaro».
Roberto Occhiuto: «Resta il dispiacere per la gogna mediatica di questi anni»
«L'assoluzione dell'ex senatore Marco Siclari è una bella notizia: tante accuse si sono dimostrate false, tanti teoremi pura fantasia». Così, in una dichiarazione, Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria. «Rimane il forte dispiacere - aggiunge - per lo stillicidio di attacchi e per la gogna mediatica che Marco ha dovuto subire negli ultimi anni».
Ronzulli (FI): «E adesso chi ripaga le sofferenze subite?»
«Una macchia alla sua reputazione che neanche una sentenza di assoluzione potrà eliminare. Perché ai titoloni del processo non seguono mai i titoloni dell’assoluzione con formula piena, ma solo dei semplici trafiletti? Chi pagherà? Di certo non quegli inquirenti che con incredibile facilità e leggerezza rovinano vite e storie politiche, senza mai essere puniti per il fallimento di un processo e che, invece, proseguono a far carriera». Così, la presidente dei senatori di Forza Italia, Licia Ronzulli. «Chi non è mai finito nel tritacarne giudiziario - prosegue - non può comprendere cosa significhi ricevere quella lettera scarlatta di contiguità con la mafia, di scambio di voto, che porta alla fine dell’attività politica, all’isolamento, all’emarginazione da parte di quella società che di colpo non vuole prendere con te neanche un caffè».
Cannizzaro (FI): «Bisogna sempre credere nella Giustizia»
«Felice che la posizione dell’ex parlamentare Marco Siclari sia stata chiarita. Da collega di partito e da amico della famiglia Siclari, non posso che accogliere con sincero compiacimento questa notizia - scrive il vice capogruppo di Forza Italia alla Camera Francesco Cannizzaro - La dimostrata infondatezza delle accuse mosse nei confronti di Marco rende felice chi, come Forza Italia, crede nel valore del garantismo (per tutti) fino a sentenza definitiva. Dispiace, ovviamente, per il calvario giudiziario e politico subìto, ma bisogna sempre credere nella Giustizia. Conosco bene l’integrità morale ed etica di tutta la famiglia Siclari, tanto dal punto di vista politico quanto imprenditoriale. E quel che conta è aver dimostrato l’estraneità a quelle pesanti accuse».
Mario Occhiuto (FI): «Mai avuto dubbi sulla sua correttezza»
«Sono felice per l’esito del processo che ha assolto con formula piena Marco Siclari - scrive il senatore di Forza Italia Mario Occhiuto - felice del fatto che abbia finalmente avuto modo di chiarire a fondo le circostanze che dimostrano la sua innocenza. Conoscendo personalmente Marco Siclari, non ho mai avuto dubbi sulla sua correttezza e sulla sua estraneità a fatti che riguardano il malaffare e la vicinanza ad ambienti mafiosi. Oggi tutto questo viene finalmente conclamato, anche se nulla può cancellare gli anni di sofferenza che ha dovuto affrontare».
Mangialavori (FI): «Non poteva che andare così»
«Chi, come me, conosce Marco, le sue qualità umane e politiche, sapeva che non ci sarebbe potuto essere pronunciamento diverso da quello odierno. Intendo rinnovare la mia stima e la mia vicinanza ad un amico e collega col quale, nella passata legislatura in Senato, abbiamo lavorato assieme per la crescita del Paese e della nostra Calabria». Così, in una nota il presidente della commissione Bilancio alla Camera Giuseppe Mangialavori.
Zanettin (FI): «Evidente che quella sentenza fosse ingiusta»
«Marco Siclari è stato finalmente assolto con formula piena dalla infamante accusa di essere mafioso, su richiesta conforme della procura generale. A lui va tutta la mia personale solidarietà per il calvario a cui è stato ingiustamente sottoposto - dichiara il senatore di Forza Italia Pierantonio Zanettin - Avevo avuto modo di leggere le carte del processo ed era evidente quanto la sentenza di primo grado fosse ingiusta. Il proscioglimento ora restituisce a Siclari l’onore, ma quanto dolore ha dovuto patire? Come potrà mai essere risarcito?».