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Su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, accolta dal Gip, è stato arrestato a Scalea dai carabinieri della locale compagnia, Giuseppe Pappaterra, 37 anni, per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni di un noto locale della movida scaleota. L’uomo è finito ai domiciliari.
Accertata la vicinanza alla 'ndrina Valente, affiliata al clan Muto
L’attività di indagine ha consentito di accertare la vicinanza di Pappaterra ai vertici della ‘ndrina Valente, operante nell’Alto Tirreno cosentino, sotto l’egida del clan Muto di Cetraro (CS), capeggiata prima dai fratelli Pietro e Franco Valente, arrestati nell’ambito dell’operazione Plinius per associazione mafiosa nell’anno 2013, e successivamente dal terzo fratello Carmelo Valente, arrestato durante l’operazione Plinius 2 per i medesimi reati.
Minacce ripetute nel tentativo di imporre il pizzo
Pappaterra, cliente occasionale del locale scaleota preso di mira, nel maggio scorso ha avvicinato il gestore impegnato dietro il bancone. Lo ha minacciato ripetutamente tentando di imporre la consegna di parte dell’incasso giornaliero al clan da lui rappresentato al fine – si legge in una nota diffusa dai carabinieri – di “…fare il suo dovere con i fratelli”.