Le ultime catastrofiche pagine di cronaca, dal crollo dei ponti agli edifici che si sbriciolano innanzi alla furia inarrestabile dell'acqua, impongono di essere vigili, più del dovuto, in materia di sicurezza scolastica. Così, un po' dappertutto, le minoranze comunali si sono attivate per conoscere lo stato delle scuole calabresi, considerate in larga parte pericolanti e pericolose, molte delle quali prive del necessario certificato di agibilità. Anche il Tirreno cosentino si è mosso in tal senso e dopo la scoperta a Maierà, il cui stabile che ospita tre generazioni di studenti non risulta collaudato, anche a Scalea il consigliere d'opposizione di fede grillina, Renato Bruno, fa il punto della situazione. Che appare decisamente ambigua.

Le dichiarazioni di Renato Bruno

«Era il 10 settembre scorso quando chiesi al sindaco di Scalea conferma sull'agibilità degli edifici scolastici, dopo una verifica fatta presso la scuola materna sita in via fiume Lao - scrive sulla sua pagina facebook il consigliere pentastellato -. Avevo riscontrato diverse fratture nelle murature e nei pilastri e in uno di questi era evidente la rottura di un ferro. Ad oggi sono passati due mesi ed il sindaco, come da prassi, non risponde. Intanto sono riuscito a procurarmi alcuni documenti relativi all'agibilità delle scuole e posso, per il momento, segnalare di aver ricevuto la documentazione dagli uffici».

L'elenco delle scuole a norma

Stante i documenti ufficiali, ecco l'elenco delle certificazioni:

- Agibilità scuole elementari (1990);

- Agibilità scuole medie (1995);

- Agibilità scuole elementari e medie (1998);

- Agibilità scuole medie (2017).

Scuole materne sotto la lente di ingrandimento

«Ma adesso - precisa Bruno - veniamo a quello che rimane sempre in sospeso»:

- agibilità scuole materne (1990);

- certificato di idoneità sismica (2003) che però recita: “Le strutture portanti dell'edificio in questione possono essere considerate sismicamente idonee ed adeguate alle normative vigenti, in quanto risultano osservate le disposizioni indicate dal D.M. Min. LL. PP. 10/01/1996, punto C.5.1, ...”.

Ed ancora: “Si certifica che la costruzione di cui trattasi è stata edificata in modo idoneo affinché la stessa possa definirsi stabile in tutte le sue parti e sismicamente idonea, a condizione che vengano effettuati i seguenti interventi di adeguamento strutturale e funzionale: 

- demolizione del calcestruzzo ammalorato;

- demolizione dei pavimenti delle aule "....." della scuola materna al piano terra con asportazione del massetto e sistemazione del vespaio e conseguente ricostruzione;

- revisione e/o ricostruzione degli impianti sanitari;

- revisione e/o rifacimento dell'impianto esterno ed interno delle acque bianche;

- revisione e/o rifacimento dell'impianto esterno ed interno di scolo delle acque nere”.

«Ovviamente - conclude il consigliere Bruno - ieri ho chiesto di ricevere tutta la documentazione attestante gli interventi indicati e ribadito di voler ricevere l'agibilità dell'edificio. Inoltre, insieme al responsabile dell'ufficio, ho fatto una ispezione alla scuola materna da cui sono emerse ulteriori criticità, tra cui la necessità di intervenire nell'aula "palestra" dove si verificano infiltrazioni d'acqua, la necessità di procedere con il rifacimento del piazzale esterno e del canale di scolo delle acque bianche e per questo ho chiesto anche di intervenire».