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66 immigrati clandestini di nazionalità afgana,sono sbarcati questo pomeriggio al porto di S Maria di Leuca,etremo lembo del Salento,scortati dalle motovedette della capitaneria e della guardia di finanza. ANSA/CLAUDIO LONGO
A conclusione di serrate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, Direzione Distrettuale Antimafia, nella tarda serata di martedì, la Squadra Mobile reggina, con la collaborazione della Guardia Costiera, ha sottoposto, d’iniziativa, a fermo di indiziato di delitto due cittadini extracomunitari di origine egiziana, gravemente indiziati di essere stati al comando di un’imbarcazione sulla quale viaggiavano 229 dei 290 migranti sbarcati al porto di Reggio Calabria nel pomeriggio del 24 maggio, dopo essere stati soccorsi in mare dalla nave della Guardia Costiera italiana “Peluso” al largo delle coste libiche, in acque internazionali.
Ai migranti fermati, Abdelgwad Mohamed Osama, 21 anni, e Abd Alhalim Mohamed, 28 anni, entrambi di asserita nazionalità egiziana, la Direzione Distrettuale Antimafia ha contestato i delitti di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, essendosi associati tra loro e con altri soggetti allo stato non identificati, al fine di commettere una serie indeterminata di delitti volti a procurare l’ingresso illegale nel territorio dello Stato Italiano.
Nello specifico, dalla ricostruzione dei fatti operata dagli investigatori della Squadra Mobile è emerso che i migranti che erano a bordo di un natante di fortuna, del tipo barcone, dopo aver pagato una somma di denaro agli organizzatori dei viaggi illegali verso le coste italiane, sono partiti dalle coste del citato Paese nord africano, circa 10 giorni fa, viaggiando per diversi giorni e cambiando più imbarcazioni durante la traversata. Il tutto nella totale assenza di dotazioni di bordo per l’emergenza ed a tutela dell’incolumità personale e con insufficiente scorte di cibo ed acqua.
Proseguono, pertanto, le indagini per l’identificazione degli organizzatori, dei finanziatori e degli altri complici del traffico di esseri umani.