Il primo cittadino, Gino Murgi, ha partecipato ai soccorsi: «Inimmaginabile girarsi dall'altra parte quando una mamma ti afferra le braccia per chiederti di salvare il suo bambino»
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
«È stata un'esperienza bruttissima vedere tutta quella sofferenza, la disperazione, bambini di uno o due anni nell'acqua, le mamme e i papà che urlavano chiedendo aiuto. Ma allo stesso tempo è stata una pagina di grande umanità quella scritta dai miei concittadini, e da tutti i rappresentanti istituzionali». A parlare è il sindaco di Melissa, Gino Murgi, che all'alba di oggi ha preso parte personalmente, insieme a tanti cittadini della frazione Torre, al salvataggio dei migranti approdati sulla costa con una barca a vela arenatasi e rovesciatasi.
«Sono orgoglioso della mia comunità - dice all'Agi Murgi - che ha dimostrato una grande capacità di esternare il bene e di far trionfare la solidarietà. Di fronte a situazioni come questa emerge l’umanità che si ha dentro. È inimmaginabile girarsi dall'altra parte quando una mamma ti afferra le braccia per chiederti di salvare il suo bambino. Ho visto mei concittadini togliersi il giubbotto per darlo alle persone bagnate e infreddolite. Ma tutti, qui, si sono prodigati al massimo. L'associazione locale - spiega - ha portato tutti gli indumenti asciutti , gli operatori della Croce rossa hanno distribuito le coperte, quelli del 118 hanno vistato i bambini e li hanno mandati con le loro mamme all'ospedale. Sono orgoglioso - conclude Murgi - di come ha funzionato la macchina dei soccorsi e dell'accoglienza, con grande diligenza e professionalità».