Un appello straziante che non è rimasto inascoltato. Sono passati solo pochi minuti dalla pubblicazione della lettera di Carlo Rositani, padre di Maria Antonietta vittima di tentato femminicidio, e la neo governatrice Jole Santelli ha risposto all’articolo pubblicato anche su LaCnews24.it per fare sapere che ha raccolto l'invito del padre e che è pronta a far costituire la Regione come parte civile nel processo, ancora alle prime battute, che vede imputato Ciro Russo.

La risposta della governatrice Santelli a papà Carlo

«Intanto farò verificare subito se la Regione può costituirsi parte civile, in ogni caso sono sempre stata, sono e sarò accanto alle donne vittime di violenza ed alle loro famiglie. Alcune di loro sono diventate nel tempo mie amiche personali, cerco di tenermi in contatto costante, di seguire la loro vita. Ho conosciuto il tema della violenza sulle donne da giovane avvocato, sono storie che mi hanno segnato a vita. Lo so che servono i fatti, lo so che non hanno bisogno di solidarietà o di pietà. Maria Antonietta, Angela e tante altre come loro hanno diritto a riprendere la speranza e la dignità della propria vita».

 

L'appello del padre non è caduto nel vuoto e, contrariamente al passato, questa volta, con la prima donna al governo della Calabria, Maria Antonietta trova un'alleata. Pronta a scendere in campo anche a livello legale, la Santelli ha detto chiaramente che sarà accanto a tutte le donne vittime di violenza e che non lascerà che i riflettori si abbassino.

 

Adesso non resta che aspettare che il processo entri nel vivo e che, oltre alla giustizia e alla verità, la famiglia Rositani trovi aiuti concreti in termini economici e non solo, anche da parte dalla Regione, per tornare a vivere una serenità che da oltre 10 mesi hanno perso per colpa di quell'amore malato che stava per costare la vita di una donna e di una madre. Maria Antonietta non è sola e la sua Calabria promette di affrontare questa battaglia con lei.

 

Elisa Barresi