«Ricordiamo tutti Jole Santelli, con commozione sincera, come donna coraggiosa, combattiva e risoluta, doti con le quali ha affrontato anche la malattia con cui ha dovuto convivere negli ultimi anni». Lo ha detto il Aula il presidente della Camera Roberto Fico commemorando la presidente della Calabria scomparsa il 15 ottobre.

 

Dopo di lui sono intervenuti esponenti di tutti i gruppi per esprimere il cordoglio. «Come sapete - ha ricordato Fico -, nella notte tra il 14 e il 15 ottobre è venuta a mancare Jole Santelli. Nello scorso mese di febbraio era stata eletta presidente della Regione Calabria, prima donna a rivestire questo incarico. In tutte le tappe del suo percorso politico e istituzionale - in Parlamento, al governo e nell'amministrazione della sua città natale, Cosenza - è stata accompagnata dalla stima e dall'apprezzamento generale per la sua passione, la competenza e l'onestà intellettuale, la ricerca del dialogo con tutte le posizioni, anche le più distanti dalla sua. Con caparbietà si è sempre impegnata a favore dello sviluppo della sua terra di origine e del Mezzogiorno».

 

«Rinnovo ai familiari i sentimenti della più profonda vicinanza e solidarietà, mia e di tutta la Camera dei deputati» ha concluso. Dopo il ricordo del presidente Fico ha osservato un minuto di silenzio.

Gelmini «Era amore, passione, fiducia, ci mancherà»

«Con la prematura scomparsa di Jole Santelli, la Regione Calabria perde la sua presidente, Forza Italia perde una militante appassionata, una fondatrice del nostro movimento, un'amica. Il Paese, come ha sottolineato il presidente Mattarella, perde una grande amministratrice». A dirlo Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, intervenendo in Aula a Montecitorio.

«Vicina da sempre al suo territorio, è stata vicesindaco e assessore a Cosenza, per tre volte sottosegretario, con i governi Berlusconi e Letta, e per cinque volte componente di questa assemblea. Ma Jole vorrebbe essere ricordata per il ruolo che più l'ha messa nelle condizioni di servire la sua terra: quello di presidente della Regione Calabria. Voglio citare le parole che durante le esequie ha pronunciato l'arcivescovo Nolè: 'con la sua elezione si era accesa una fiammella di speranza tinta di rosa nel cielo nuvoloso della Regione Calabria'

Noi quella fiammella l'abbiamo vista ardere da vicino, abbiamo avuto il privilegio di poter lavorare con lei, di vederla all'opera in Parlamento, nelle Commissioni, nel territorio. Una donna appassionata e coraggiosa. Da sempre per una giustizia giusta e contro la criminalità organizzata. Era riuscita nell'impresa di coinvolgere un simbolo come il Capitano Ultimo nel governo della sua Regione. Ha combattuto contro la malattia, ma ha vissuto sempre intensamente. In una recente intervista aveva detto: 'la malattia mi ha insegnato il valore della libertà, mi ha insegnato a vivere ogni giorno come fosse l'ultimo, e mi ha reso insopportabile ogni forma di ipocrisia'. Jole era amore, passione e fiducia. Amore per la sua terra, per Forza Italia e per la politica, amore per la sua famiglia, per le sorelle Paola e Roberta e per i sui nipoti. Voglio dire loro che se anche il nostro cuore oggi è pieno di tristezza per la sua scomparsa, siamo felici e onorati di averla conosciuta, di averla avuta come amica e come compagna. Sarà sempre con noi, ciao Jole».