Posti i sigilli sulla struttura sanitaria, su immobili, conti correnti bancari e società riconducibili all'ex amministratore, Rosanna Frontera, a tutela del credito vantato dall'ente sanitario catanzarese
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La sezione giurisdizionale della Corte dei Conti ha confermato il sequestro conservativo del valore di 20 milioni di euro nei confronti della clinica privata catanzarese Sant'Anna Hospital.
Lo scorso gennaio la Guardia di Finanza aveva apposto i sigilli sulla struttura sanitaria, su immobili, conti correnti bancari e quote di partecipazione in società riconducibili all'ex amministratore della clinica, Rosanna Frontera, per un presunto danno erariale.
I doppi pagamenti
La vicenda trae origine da una azione di responsabilità avviata dalla Procura della Corte dei Conti su presunti doppi pagamenti che l'azienda sanitaria provinciale di Catanzaro avrebbe effettuato nei confronti del Sant'Anna Hospital. Si tratta, nello specifico, dei crediti del valore di oltre 17 milioni e mezzo che la clinica privata accreditata al servizio sanitario regionale aveva ceduto nel 2014 alla società di factoring Opera Spv in virtù di una sentenza del Tribunale di Catanzaro che aveva condannato Asp e Regione Calabria in solido al pagamento di oltre 16 milioni e mezzo di euro per prestazioni assistenziali erogate in regime di extrabudget ma che successivamente - nel 2017 - la Corte d'Appello ha dichiarato non più dovuti.
Il factoring
La società di factoring, tuttavia, tra il 2014 e il 2016 aveva pignorato direttamente all'istituto tesoriere dell'Asp di Catanzaro somme per 17.648.248 euro, senza che i funzionari dell'azienda sanitaria provinciale si opponessero nelle decine e decine di procedure esecutive azionate dalla società Opera Spv. È proprio questa la ragione che ha indotto la Procura della Corte dei Conti ad ipotizzare un danno erariale nei confronti tanto del Sant'Anna Hospital che dei funzionari dell'Asp catanzarese.
Il sequestro
La Corte dei Conti lo scorso novembre ha, quindi, condannato Villa Sant'Anna ad un risarcimento del danno pari a 17.648.248 in solido con l'ex legale rappresentante Rosanna Frontera in favore dell'Asp di Catanzaro. Ha poi accolto parzialmente la domanda e condannato in via sussidiaria alcuni dirigenti dell'Asp di Catanzaro. Il sequestro conservativo è stato eseguito a tutela del credito che l'ente del servizio sanitario vanta nei confronti della clinica privata.