Un attore della trasmissione Mediaset ha superato i controlli, raggiungendo indisturbato l’area off-limits del Teatro Ariston. Carlo Conti: «Avete fatto come sempre un grande lavoro, viva Striscia!»
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Un episodio clamoroso ha riacceso il dibattito sulla sicurezza del Festival di Sanremo 2025, suscitando interrogativi sulla reale efficacia del piano predisposto per proteggere uno degli eventi più seguiti d’Italia. Un attore complice di Striscia la notizia è riuscito a infiltrarsi nella zona rossa di Sanremo, armato di un coltello. Tutto è stato filmato dalle telecamere della trasmissione Mediaset e mandato in onda, mostrando passo dopo passo l’assenza di controlli adeguati.
L’episodio ha messo in discussione le rigorose misure di sicurezza adottate per l’evento, sollevando dubbi sul loro effettivo funzionamento.
Durante la conferenza stampa del 13 febbraio, Carlo Conti, direttore artistico e conduttore del Festival, ha affrontato la questione, rispondendo con grande sportività e diplomazia all’inviato di Striscia, Pinuccio.
«Avete fatto come sempre alla grande il vostro lavoro, viva Striscia!», ha dichiarato Conti, mostrando di non voler alimentare polemiche. «Sai la stima che ho di Antonio Ricci e di tutto il lavoro di Striscia. È un lavoro preziosissimo, e voi avete fatto ciò che dovevate fare».
La reazione di Conti ha spiazzato molti, soprattutto per il suo atteggiamento di apertura e riconoscimento nei confronti dell’inchiesta condotta dalla trasmissione.
Striscia la notizia non è nuova a smascherare falle nella sicurezza del Festival. Già nel 2002, un inviato era riuscito a entrare indisturbato nel Teatro Ariston, passando dal retro senza incontrare alcun controllo. Un episodio che, all’epoca, sollevò molte critiche e portò a un potenziamento delle misure di sicurezza.
L’infiltrazione di quest’anno riporta però alla ribalta la questione, dimostrando che i rischi restano concreti, nonostante le misure rafforzate.
Per l’edizione 2025, il piano di sicurezza ha previsto un imponente schieramento di forze dell’ordine. Ogni giorno sono stati impiegati circa 370 agenti, tra polizia, carabinieri e steward della Rai, per garantire la sicurezza nelle aree sensibili della città.
L’area attorno al Teatro Ariston, definita zona rossa, è delimitata da 10 varchi di controllo, operativi 24 ore su 24. Per accedervi, è necessario superare controlli accurati ai principali punti di accesso, che comprendono piazza Colombo, via Matteotti, via Mameli e piazza Borea D’Olmo.
Nonostante l’apparente rigore del sistema, il blitz di Striscia ha dimostrato che alcune falle potrebbero ancora esistere. L’infiltrazione è riuscita a passare inosservata, scatenando preoccupazione tra gli organizzatori e richieste di chiarimenti sul funzionamento dei controlli.
Questo episodio offre l’occasione per riflettere sull’importanza di una sicurezza realmente efficace in manifestazioni di questa portata. La presenza di un infiltrato nella zona rossa, seppur per uno scopo giornalistico, sottolinea la necessità di aggiornare e rivedere continuamente le procedure di controllo.
Resta ora da vedere come reagiranno le istituzioni e gli organizzatori del Festival. Nel frattempo, la vicenda ha sicuramente aggiunto un elemento inaspettato a questa 75ª edizione, confermandosi ancora una volta un evento capace di far parlare di sé non solo per la musica.