Fa i nomi dei manager che si sono resi responsabili degli sforamenti di bilancio delle rispettive aziende sanitarie calabresi, la parlamentare del movimento cinque stelle Dalila Nesci affiancata dal consulente Gianluigi Scaffidi. Manager fautori, a suo dire, di disavanzi di bilancio che sommati tra di loro corrispondono al debito del sistema sanitario regionale che ha determinato il commissariamento del comparto.

 

 

Cifre a sei zeri che riguardano quasi tutte le aziende sanitarie provinciali e non risparmiano neppure le aziende ospedaliere universitarie, come nel caso del Mater domini di Catanzaro, che nel 2016 ha sforato i 20 milioni di euro di disavanzo.

 

Numeri di fronte ai quali per la Nesci non si può più far finta di niente e che dovrebbero determinare la decadenza automatica dei responsabili, nonché un’assunzione di responsabilità da parte della politica, con il governatore Mario Oliverio e il commissario ad acta Massimo Scura in testa. Per Nesci, inoltre, è inaccettabile che i manager ricevano anche dei bonus di produttività, né basta a tranquillizzare la parlamentare pentastellata la promessa di rinuncia fatta da alcuni di loro.