L'ambulanza di Lamezia, non avendo il Pronto Soccorso lo strumento funzionante, ha dovuto portare i pazienti a Soverato più volte. Soveria e altre sedi erano nel frattempo demedicalizzate (ASCOLTA L'AUDIO)
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Un halloween da paura per il 118 lametino e catanzarese. Le carenze strutturali e mediche continuano a farsi sentire e a costringere i pochi professionisti rimasti ad affidarsi al fato. Quanto accaduto a Reggio, dove una donna è morta d'infarto in attesa dell'ambulanza, è la punta di un iceberg che nel caso dell'emergenza-urgenza dell'Asp di Catanzaro è stato colpita più volte.
È accaduto così che domenica sera la postazione di Soveria Mannelli rimanesse demedicalizzata e lo stesso accadesse da Tiriolo fino a Carlopoli. Il tutto mentre Il Pronto Soccorso di Lamezia era privo della Tac dalla mattina, per l’ennesima volta guasta, e il 118 era costretto a portare i pazienti fino a Soverato più volte, lasciando il Giovanni Paolo II per ore senza mezzo.
Tutto il territorio Lametino è rimasto in sostanza con solo l’ambulanza di Falerna con medico a bordo in grado di intervenire per emergenze. Il tutto mentre le denunce non mancano, la Procura deve fare il suo corso sulla vicenda delle indennità prima sospese e poi prelevate dallo stipendio per recuperare gli ultimi dieci anni di cifre per l'Asp di Catanzaro non dovute. La diaspora messa in moto da questa vicenda fa sì che i pochi camici bianchi ancora a bordo lottino costantemente contro il tempo, i mezzi con centinaia di chilometri facili a rimanere per strada e le strumentazioni deficitarie.