VIDEO | È quanto successo a San Pietro Apostolo dove in una residenza per anziani un uomo di 84 anni è stato colto da malore. Le due postazioni d'urgenza più vicine sono demedicalizzate da anni e in sostituzione vengono impiegati i mezzi aerei
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Un malore e i medici della rsa chiamano i soccorsi. Ma l’ambulanza che arriva non ha un medico a bordo e così si opta per l’invio dell’elisoccorso che però, una volta, giunto sul posto, constata il decesso dell'uomo di 84 anni. È quel che è avvenuto ieri mattina in una residenza sanitaria assistenziale di San Pietro Apostolo, comune in provincia di Catanzaro posto ad una manciata di minuti da Soveria Mannelli, dove l'ospedale ha subito un forte depotenziamento nel corso degli anni e a pochi minuti da Tiriolo, dove da oltre quattro anni la postazione territoriale di emergenza è demedicalizzata.
Postazioni di emergenza demedicalizzate
Non l’unica. L’Asp di Catanzaro, a causa dell’ormai cronica carenza di medici, ha nei fatti “declassato”, oltre a quella di Tiriolo, anche quella di Sersale e di Maida ma il fenomeno è nel frattempo divenuto talmente diffuso che con difficoltà si riescono a chiudere le turnazioni delle postazioni di emergenza nel territorio provinciale e così in quasi tutti i distretti le ambulanze sono demedicalizzate.
Episodio emblematico
Un problema che, oltre a creare pesanti disservizi per i cittadini, in alcuni casi genera anche effetti a dir poco paradossali. Ieri mattina, infatti, l’allarme è scattato in una residenza sanitaria assistenziale di San Pietro Apostolo, dove un uomo di 84 anni, qui ricoverato, è stato colto da malore. Un presunto arresto cardiaco che ha indotto i sanitari della rsa a contattare i soccorsi.
Deserto assistenziale
Ma la postazione territoriale di Tiriolo è demedicalizzata da anni così come quella di Maida – posta a circa cinquanta minuti di auto - e tutte le altre ambulanze in quei minuti erano impegnate in altri soccorsi di emergenza. I due infermieri della pet di Tiriolo, giunti nella casa di riposo, hanno praticato un massaggio cardiaco all'anziano mantenendosi sempre in contatto con la centrale operativa che ha quindi deciso di smobilitare in supporto l’elisoccorso da Lamezia Terme, con il medico a bordo, che dopo un volo di appena cinque minuti ha constatato l’avvenuto decesso del paziente.
Il paradosso: per tamponare la mancanza di medici si usa l'elicottero
Ma non si tratta di un caso isolato. Anche lungo la costa dall’alto Ionio catanzarese la prassi è piuttosto consolidata. Qui la postazione territoriale di Sersale è stata demedicalizzata contestualmente a quella di Tiriolo e l’unica rimasta, quella di Sellia Marina, sconta diversi turni priva di medico. In questi casi al verificarsi di qualsiasi emergenza viene smobilitato il mezzo aereo. Probabilmente un eccesso di soccorso ma che a ben vedere nasconde altro: una grave falla nel servizio di prima emergenza che si tenta di tamponare con un massiccio uso dell’elisoccorso.